Coreno ricorda i suoi emigrati: inaugurato un monumento in Perlato Royal

Valle dei Santi - Il sindaco Simone Costanzo: "Una comunità non dimentica i suoi figli, non dimentica quei padri, quelle madri che per scelta o per ‘imposizione’ del destino hanno lasciato fisicamente la propria terra per emigrare in terre lontane"

Coreno ricorda i suoi emigrati: inaugurato un monumento in Perlato Royal
di Redazione - Pubblicato: 20-02-2025 14:29 - Tempo di lettura 2 minuti

"Una comunità non dimentica i suoi figli, non dimentica quei padri, quelle madri che per scelta o per ‘imposizione’ del destino hanno lasciato fisicamente la propria terra per emigrare in terre lontane. Solo fisicamente, però, perché Coreno è rimasto impresso nel cuore e nella mente, prezioso tesoro da tramandare ai posteri, luogo dove tornare con gioia per riscoprire le proprie radici, quelle da cui tutto è partito.

Con questa consapevolezza oggi siamo riusciti a inaugurare in località Belvedere un monumento in Perlato Royal Coreno, da un blocco donato dalla Centro Italia Marmi, scolpito dal direttore della Scuola di Scultura dell' Accademia delle Belle Arti di Frosinone Luca Marovino e dedicato a tutti gli emigrati. Il monumento pensato nel passato dal rimpianto dal direttore de La Serra Antonio Lisi, è stato realizzato dal Comune di Coreno Ausonio, Comune delle Radici, grazie al finanziamento del Ministero degli Esteri, bando "2024 Anno delle Radici Italiane", alla collaborazione della Pro Loco, del Circolo Italo Americano Corenese e di tanti che hanno collaborato a vario titolo".

Così il Sindaco nel discorso di inaugurazione del Monumento agli Emigrati inaugurato il 16 febbraio in località Belvedere.

"L'inaugurazione è stato un momento di grande emozione, dedicato proprio agli emigranti e alle famiglie che ancora oggi, di generazione in generazione, portano con onore le loro origini e le tramandano ai propri figli e nipoti. Con fatica, con sacrificio e tenacia hanno spesso contribuito a scrivere belle pagine di storia contribuendo alla crescita dei paesi in cui vivono". La località Belvedere è posta all’ingresso del paese ed è l’ultimo luogo, simbolo dell’addio al paese, che ha custodito tanti sogni nelle chiacchierate dei giovani nel tempo che venivano qui a passeggiare. Il prof. scultore Marovino ha ringraziato il Sindaco e gli amici di Coreno, sottolineato la felice accoglienza del paese aurunco e illustrato il significato dell'opera esprime un legame forte tra l'uomo e la pietra di Coreno.

L’intervento della delegata ai connazionali all’estero Lidia Di Bello ha sottolineato l’impegno del CIAC, il Circolo Italo Americano Corenese di Cleveland, fondato nel 1958 e ancora vivo, guidato oggi dal Presidente Domenico Ruggiero."La comunità di Cleveland probabilmente la più numerosa all'estero, rappresenta tutti quelli che continuano ad esser legati con amore e nostalgia al paese dei nonni e chiamano ancora Coreno casa".

"Il Perlato Royal che compone il monumento è un legame tangibile con la nostra terra, un legame che continua a unire le generazioni passate e quelle future. Questo monumento non è solo una testimonianza artistica, ma anche un simbolo di speranza, sacrificio e resilienza. Ogni viaggio intrapreso dagli emigrati ci ricorda l'importanza di restare uniti, di condividere le nostre storie e di rispettare la diversità". Così il presidente Pro Loco Gaspare Biagiotti nell’ultimo intervento, che ha dato lettura della preziosa poesia composta per l’occasione da Tommaso Lisi: "Cresciuta sui tesori nascosti in seno alle sue colline, Coreno Ausonio è andata avanti con sacrifici degli emigranti e dei cavatori".


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