Cronaca - Non solo i presunti rifiuti interrati e le polemiche per le strutture abusive, preoccupa anche lo sversamento di sostanze inquinante nelle acque del Gari: il Dicastero dell'Ambiente chiede di fare urgenti e mirati controlli
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha chiesto all'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di effettuare "urgenti e mirati controlli" sul fiume Gari, dopo che l'Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana ha segnalato un possibile inquinamento delle acque.
La segnalazione è stata fatta attraverso due note, acquisite dal Ministero il 10 e il 27 gennaio 2025, nelle quali si fa riferimento al "continuo sversamento di sostanze" nel fiume Gari, nel Comune di Cassino. L'associazione presume che tali sostanze siano inquinanti e che possano costituire un reato ai sensi dell'art. 674 del codice penale.
Il Ministero ha quindi trasmesso la documentazione all'ISPRA, chiedendo di valutare, anche attraverso il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), se sussista una minaccia di danno ambientale e, in caso affermativo, di indicare le misure di prevenzione e/o riparazione necessarie.
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