Opinioni - Cambiano gli equilibri in regione Lazio e la Ciociaria viene danneggiata dalla solita avidità romana. Il partito di Tajani arretra su posizioni di retroguardia e non può certo festeggiare per aver aggiunto alle misere deleghe che attualmente gestisce, quella del leghista
Inutili mesi di discussioni, di scontri di minacce e di promesse, alla fine la delega all’Urbanistica passa dalla Lega a Forza Italia. Nulla è cambiato da quando sono iniziate le discussioni e niente di più ha incassato Forza Italia, anzi molto meno di quanto si possa pensare.
L’assessore Ciacciarelli della Lega ha raggiunto gli obiettivi prefissati con l’approvazione della nuova Legge sull’urbanistica, lascia una delega spremuta fino in fondo e ne incassa una nel pieno del vigore e con sostanziosi finanziamenti tutti da pianificare e da mettere in atto: la delega alla Protezione Civile che con il Giubileo in atto consente di avere ancora più investimenti da fare su Roma e sulle province.
Contento per Ciacciarelli e per la Ciociaria perché si potranno pianificare una serie di interventi per rafforzare il nostro sistema di protezione civile. Forza Italia invece, ripiega, arretra su posizioni di retroguardia e non penso voglia festeggiare per aver aggiunto alle misere deleghe che attualmente gestisce, la delega dell’Urbanistica che ha dato già tutto ciò che poteva dare.
Per la Ciociaria una Caporetto senza eguali nonostante la grande massa di voti arrivati alle europee, Forza Italia in Ciociaria sembra si sia auto-emarginata, ha perso quella centralità che con la segreteria Tajani sembrava aver conquistato ed ha perso tutta quella forza propulsiva che durante le ultime elezioni Europee ha prodotto un lusinghiero risultato.
Gianluca Quadrini rimane senza alcun incarico, nonostante le promesse, confinato insieme al territorio ciociaro ed a Forza Italia in un limbo imbarazzante senza alcuno spiraglio. Le prossime elezioni saranno molto difficili per Forza Italia in Ciociaria, non penso che Quadrini sia disposto a fare lo stesso sforzo fatto per le europee, e poi bisogna iniziare a lavorare alla lista per le regionali, con la difficoltà di trovare innanzitutto chi è disposto al sacrificio, perché al di fuori di chi ha incarichi di Partito bisognerà trovare chi abbia anche la forza di innalzare il quorum per consentire che FI elegga un Consigliere in Ciociaria, cosa già difficile in partenza, e non scorgo all’orizzonte persone pronte al sacrificio di portare consensi per poi lasciare ad altri l’onore di prendere incarichi.
Ancora una volta danneggiati dalla solita avidità romana che ha prima disseminato di ostacoli la linea del Sen Fazzone per poi rilevare la strategia di voler a tutti i costi ottenere un altro assessore regionale per Roma, e così Quadrini e la Ciociaria sono rimasti a secco di incarichi.
Sulle spalle del coordinatore regionale di Forza Itala l’onere di ricostruire l’entusiasmo perduto e non pensare che il silenzio sia portatore di tranquillità, c‘è una forte brace che arde sotto la cenere ed attendere gli appuntamenti elettorali per bruciarsi non è da persone intelligenti. Se non si cambia velocemente la Legge elettorale regionale penso che difficilmente si troveranno persone che siano disposte al sacrificio, la Ciociaria deve sempre e comunque eleggere almeno 4 Consiglieri regionali, così come la provincia di Latina, un numero per rispettare le proporzioni di rappresentanza che attualmente penalizza molto la Ciociaria.
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