Il bon ton istituzionale non c'entra niente, quello di Luca Di Stefano è un segnale politico

Opinioni - In base a quale ragionamento politico il Presidente della Provincia dovrebbe usare particolari accortezze verso un'amministrazione che in gran parte non lo ha sostenuto? Non serve lamentarsi, serve cambiare rotta

Il bon ton istituzionale non c'entra niente, quello di Luca Di Stefano è un segnale politico
di autore Lello Valente - Pubblicato: 15-03-2025 17:19 - Tempo di lettura 2 minuti

Una sostanziale differenza tra il bon ton istituzionale ed una emarginazione politica della quale parlo da tempo. Che il Presidente della provincia venga a Cassino per illustrare gli investimenti che la Provincia sta facendo non è una novità, e non c'è né un automatismo che prevede la presenza degli amministratori locali a questi incontri, né un obbligo politico.

Il bon ton istituzionale non c'entra niente è un segnale politico reiterato nel corso dei mesi, prima con la strada asfaltata di Via Sferracavalli, poi gli investimenti sulle scuole adesso le strade di S.Angelo. In base a quale ragionamento politico il Presidente della Provincia dovrebbe usare particolari accortezze verso un' amministrazione che in gran parte non lo ha sostenuto?

Se si vuole richiamare il senso di appartenenza allo stesso Partito, Di Stefano era del PD anche quando è stato candidato e non è stato sostenuto da Cassino, del resto non è un mistero che il Sindaco di Cassino abbia fatto una battaglia a sostegno di un diverso candidato togliendo voti proprio a Di Stefano, e non è un mistero che Cassino non sia rappresentato in seno alla Giunta provinciale.

Allora per quale motivo il Presidente della Provincia non dovrebbe far emergere che questi investimenti sono opera dell'Amministrazione provinciale e non comunale?

Questo è l'isolamento politico del quale scrivo da tempo e del quale Cassino ne risente pesantemente delle conseguenze, un isolamento nutrito non solo da scelte politiche sbagliate, ma questo può succedere, ma anche da condotte politiche del tutto estranee agli interessi del territorio, vedi l'appiattimento sulla Stazione Tav a nord della Provincia sulla quale confluisce anche lo stesso Presidente Di Stefano.

Non manca il bon ton istituzionale, è un segnale politico forte e chiaro, non serve lamentarsi, serve cambiare rotta, abbandonare l'atteggiamento di autosufficienza, uscire dalla corazza dell'arroganza e capire che è necessario confrontarsi e dialogare con tutti.





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