Sicurezza sul lavoro: a Cassino un convegno per cambiare rotta

Politica - L'evento promosso dal progetto “Prendiamoci cura” di Ornella Rodi, con il patrocinio del Comune di Cassino e il contributo di ASL Frosinone, UIL e CGIL si è tenuto nella Sala Restagno: nasce un tavolo tecnico per formare i futuri lavoratori. Tutti i dettagli

Sicurezza sul lavoro: a Cassino un convegno per cambiare rotta
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 12-04-2025 18:36 - Tempo di lettura 2 minuti

Un’analisi tecnica e senza sconti, quella emersa nel corso del convegno "Prevenire è vivere!", promosso dal progetto “Prendiamoci cura” di Ornella Rodi, con il patrocinio del Comune di Cassino e il contributo di ASL Frosinone, UIL e CGIL che si è tenuto a Cassino giovedì 10 aprile nella Sala Restagno del Comune, incentrato sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla necessità di una svolta culturale e operativa per contrastare l’emergenza infortuni e malattie professionali.

Eppure, come sottolineato dai relatori, la normativa italiana in materia è chiara, dettagliata e stringente. C’è la volontà affinché venga rispettata, anche grazie al lavoro congiunto del Presal – che si occupa anche di malattie professionali e infortuni – e dell’Ispettorato del Lavoro, la cui funzione di vigilanza viene sempre più affiancata in sinergia.

Ma le criticità restano, a cominciare dalla grave carenza di personale negli organi preposti ai controlli. I dati forniti dall’Inail parlano chiaro: il bollettino degli infortuni ha numeri da scenario di guerra, e serve un rafforzamento immediato degli organici.

Oltre al potenziamento del personale ispettivo, tuttavia, il convegno ha portato alla luce un’esigenza ancora più profonda: la necessità di un’azione capillare di formazione e informazione, da avviare già nelle scuole, in particolare negli istituti tecnici e professionali, dove l’ingresso nel mondo del lavoro avviene spesso subito dopo il diploma.

Da questo intento condiviso nasce la proposta concreta di istituire nel Comune di Cassino un tavolo tecnico permanente. Obiettivo: costruire progetti formativi ben strutturati, capaci di diffondere tra i giovani una vera cultura della sicurezza.

"Lavorare in sicurezza – è stato ribadito – non deve essere visto come un modo per evitare una sanzione durante un controllo, ma come l’unico modo per prendersi cura di sé. Perché ogni lavoratore ha il diritto di tornare a casa, e la sicurezza sul lavoro non è un’opzione: è un dovere, prima di tutto verso sé stessi."





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