Cultura - Dal 25 aprile al 25 maggio, il Palazzo della Cultura ospita una mostra dedicata al celebre vignettista toscano: una retrospettiva tagliente, ironica e profondamente attuale. Nel giorno dell'anniversario della Liberazione l'inaugurazione con la presenza dell’artista alle ore 18
La scelta di questa data non è casuale. L’opera di Vauro è da sempre strettamente legata ai valori della Resistenza, alla critica del potere e alla difesa dei diritti civili. Le sue vignette, spesso provocatorie, sanno raccontare con immediatezza tagliente le contraddizioni della società contemporanea. Ironia e impegno, umorismo e coscienza politica: è questo il mix che caratterizza il suo stile inconfondibile.
Il percorso espositivo offrirà al pubblico una selezione accurata dei lavori più iconici dell’artista, insieme a opere meno conosciute che rivelano una sensibilità profonda per i temi sociali e umani. Non mancheranno tavole dedicate all’attualità, alla guerra, alla politica italiana e internazionale, ma anche momenti più intimi, in cui la satira diventa racconto.
L’immagine scelta per promuovere l’evento raffigura due bambini che ascoltano un anziano partigiano. “Bella questa storia della Resistenza… ma come finisce?”, chiede uno di loro. Una domanda che suona come un monito: la storia non è scritta una volta per tutte, ma continua, e sta a noi deciderne il finale.
“Abbiamo voluto portare a Cassino una mostra che fosse non solo artistica, ma anche educativa – spiega l’Assessore alla Cultura –. Vauro è capace di far pensare, di provocare e di emozionare, ed è questo il tipo di cultura che vogliamo promuovere.”
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 25 maggio e promette di offrire uno sguardo lucido, critico ma anche umano sull’Italia e sul mondo. Per chi ama la satira, la libertà d’espressione e il pensiero indipendente, è un appuntamento da non perdere.
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