Cervaro, l'opposizione sferra l'attacco: "Consiglio comunale illegittimo"

Cassinate - Scoppia la polemica nella seduta del 28 aprile: Lambro, Valente, Canale Parola e Ranaldi denunciano la mancata convocazione dei capigruppo e la lesione dei loro diritti

Cervaro, l'opposizione sferra l'attacco: "Consiglio comunale illegittimo"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 30-04-2025 19:00 - Tempo di lettura 2 minuti

Scoppia la polemica nel Consiglio Comunale di Cervaro. Nella seduta di lunedì 28 aprile, i consiglieri di opposizione Giuseppe Lambro (capogruppo di "Cervaro in Comune"), Simona Valente (capogruppo di "Progetto Cervaro"), Matteo Canale Parola e Alessandro Ranaldi hanno annunciato la loro mancata partecipazione, accusando la presidenza del consiglio di reiterata violazione delle norme statutarie e regolamentari.

Al centro della contestazione vi è la mancata convocazione della conferenza dei capigruppo, organo previsto dall'articolo 9 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e richiamato dall'articolo 19 dello Statuto Comunale. Secondo i consiglieri di minoranza, questa omissione impedisce loro di esercitare pienamente il proprio mandato e di contribuire alla formazione dell'ordine del giorno con proprie proposte deliberative.

Nella missiva indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Giuseppe Risi e alla Segretaria Comunale, i quattro consiglieri evidenziano come, nonostante la formale comunicazione della nomina di Giuseppe Lambro a nuovo capogruppo di "Cervaro in Comune" in seguito alle dimissioni del precedente, lo stesso non abbia mai ricevuto alcuna convocazione alla conferenza dei capigruppo. Stessa sorte per il capogruppo di "Progetto Cervaro", Simona Valente.

"Il legislatore ha attribuito alla competenza delle fonti di autonomia locale la disciplina per la formazione dell’ordine del giorno," si legge nella nota congiunta dei consiglieri di opposizione, "e spetta a tali fonti delineare un equilibrato momento di sintesi tra i poteri presidenziali concernenti la indicazione degli argomenti da trattare e i diritti dei singoli consiglieri a poter esercitare pienamente il proprio mandato."

I consiglieri Lambro, Valente, Canale Parola e Ranaldi denunciano una "lesione del diritto alla partecipazione democratica alla vita amministrativa del Paese" e ribadiscono con fermezza la loro assenza in segno di protesta.

Resta ora da vedere quali saranno le reazioni della maggioranza e se si apriranno margini di dialogo per superare questa impasse istituzionale.





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