Stazione Tav nel Cassinate: un'opportunità mancata tra immobilismo politico e inerzia amministrativa

Opinioni - Mentre Parma si muove per una "fermata leggera" sull'Alta Velocità, il nostro territorio resta prigioniero di chiacchiere, perdendo il treno dello sviluppo e dell'interconnessione infrastrutturale

Stazione Tav nel Cassinate: un'opportunità mancata tra immobilismo politico e inerzia amministrativa
di autore Lello Valente - Pubblicato: 06-05-2025 16:52 - Tempo di lettura 2 minuti

Non viaggio in treno, quindi sgombriamo il campo da maliziosi pensieri. Insisto sulla necessità di una Stazione TAv  nel cassinate perchè è l’unica proposta  seria che potrebbe rilanciare l’economia di questo territorio.  Purtroppo una classe politica troppo provinciale e spesso interessata più alle carriere personali che al bene del territorio stanno buttando al vento una grande occasione.

Solo una miriade di chiacchiere, parole al vento, proposte sbagliate e proposte irrealizzabili. Nessuna proposta seria, nessuna ipotesi di progetto, nessuna interlocuzione con la regione Lazio, con il Ministero e con RFI. Avevo già scritto a febbraio che il Sindaco di Parma voleva chiedere un incontro al Ministro Salvini per una “fermata leggera” direttamente sui binari della TAV vicino la fiera di Parma. La differenza tra il sud ed il nord è questa, da noi si fanno solo chiacchiere, al nord si opera.

Proprio oggi è pubblicata la notizia sulla Gazzetta di Parma che il Ministro Salvini ha preso in carica la richiesta del Sindaco di Parma. Il Sindaco di Cassino ancora è fermo sui binari delle interconnessioni mentre gli altri sindaci corrono sui binari della TAV, e dietro al suo immobilismo ed ad una acclarata capacità di intrattenere rapporti si nasconde anche una intera amministrazione nella quale il solo Vizzaccaro aveva osato profferire qualche parola sulla Stazione Tav, immediatamente silenziato per non turbare le strategie elettorali del capo.

Naturalmente per Parma solo una ipotesi di lavoro, ma un percorso è stato avviato dal Sindaco, per Cassino ed il cassinate solo inutili parole al vento solo per gabbare i cittadini, faremo e diremo ed una sfilza di proposte campate in aria come l’interconnessione con il Molise. Parlano senza conoscere nemmeno dove sono i binari, dove sono le interconnessioni tra la linea normale e la TAV.

Non solo TAV per uscire dall’isolamento, nel collegamento nord/sud ogni ora sulla linea Formia transitano gli intercity, nemmeno lo sforzo per ottenere che qualche intercity possa transitare sulla linea Cassino per avere qualche collegamento con il sud del Paese.

Provate a cercare un treno diretto da Cassino a Reggio Calabria, non esiste alcun diretto, da Formia sono almeno 4 i treni diretti verso il sud ed altrettanto  da Reggio Calabria verso nord.

Il Sindaco di Frosinone si è fatto carico di uno dei tanti problemi del tratto ferroviario tra Frosinone e Roma, forse qualcosa otterrà dopo che la Regione Lazio ha convocato una apposita commissione congiunta con RFI, da Cassino il solito imbarazzante silenzio purtroppo che coinvolge  anche l’opposizione.

Comprendo che il Sindaco di Cassino in questo momento è preso da argomenti più scottanti, ma pensare al futuro di Cassino e del cassinate è un sacrosanto dovere di ogni amministratore. La speranza che un sussulto di dignità scuota non solo  il Sindaco, ma anche l’intero Consiglio comunale in una discussione seria, con una analisi di fattibilità seria per iniziare una interlocuzione seria con la Regione Lazio, con il Ministero dei Trasporti e con RFI.





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