Cronaca - Leone XIII scrisse l’enciclica ‘Rerum Novarum’ che segnò una svolta cruciale per la Chiesa. Il presidente Rocca: "In un tempo segnato da conflitti, instabilità e sfide globali che mettono a dura prova l’umanità, Leone XIV sarà un faro". Il sindaco Salera: "Speravo in un papa italiano, anche questa volta chi entra papa esce cardinale"
Il porporato Robert Francis Prevost ha assunto la guida della Chiesa Cattolica, scegliendo il nome pontificale di Leone XIV. Questa decisione rievoca la memoria di un suo illustre predecessore, Leone XIII, il 256° vescovo di Roma. Quest'ultimo è celebre per aver dato alle stampe, il 15 maggio 1891, la storica enciclica Rerum Novarum.
Questo documento segnò una svolta cruciale per la Chiesa, proiettandola verso la moderna dottrina sociale. Proprio per gli innovativi impulsi sociali contenuti nella sua enciclica, Leone XIII si guadagnò gli appellativi di "papa sociale" e "papa dei lavoratori".
La scelta del nome da parte del nuovo Pontefice Leone XIV potrebbe quindi suggerire una volontà di proseguire, o quantomeno ispirarsi, a questo importante capitolo della storia della Chiesa.
"Accogliamo con profonda emozione e grande gioia l’elezione del nuovo Papa Leone XIV. In un tempo segnato da conflitti, instabilità e sfide globali che mettono a dura prova l’umanità, la sua voce sarà faro e guida per milioni di persone nel mondo. Oggi la Chiesa rinnova la sua missione universale: essere forza di pace, promotrice di giustizia, difensore degli ultimi. L’elezione del nuovo Pontefice è un evento che supera i confini religiosi e politici: è un messaggio di speranza che raggiunge ogni angolo della Terra.
Questo è quanto dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che poi aggiunge: "Il nuovo Papa raccoglie una grande eredità. Papa Francesco ha lasciato un segno profondo con la sua testimonianza di umiltà, il coraggio nel denunciare le disuguaglianze, la costante vicinanza agli emarginati. Un’eredità viva, che oggi si rinnova con forza. In questo momento storico, serve una guida che parli con autorità morale, che indichi una via di riconciliazione e di futuro. Al nuovo Papa vanno le nostre preghiere, il nostro rispetto e il nostro augurio più sincero: che possa essere costruttore di pace, interprete dei bisogni del tempo che viviamo e simbolo della speranza che non si arrende".
Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, non nasconde il rammarico: "Dopo quasi mezzo secolo, speravo che questa poteva essere la volta per un papa italiano. Non conosco le caratteristiche del cardinale Robert Francis Prevost, spero che continui nel percorso di Papa Francesco, almeno per quel che riguarda l'impegno per la Pace. Questo conclave conferma il detto secondo cui chi entra Papa esce cardinale".
Articolo precedente
Concerto del Giubileo a Cassino: musica e solidarietà nel Palagio BadialeArticolo successivo
L'IIS San Benedetto di Cassino a Tivoli