Economia - La FlmU-Cub lancia l'allarme per la situazione dei lavoratori della società dell'indotto Stellantis di Cassino, costretti a trasferte a lunga distanza o spinti alle dimissioni, e chiede l'intervento delle istituzioni contro la deindustrializzazione del territorio
La Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti-Confederazione Unitaria di Base (FLMU-CUB) di Frosinone ha reso pubblica una denuncia riguardante la preoccupante situazione che starebbero vivendo i lavoratori dello stabilimento Isocotec del Cassinate.
Secondo quanto riferisce il sindacato in un comunicato stampa, l'azienda starebbe attuando una politica di trasferimenti in altre sedi distanti fino a 150 chilometri, con un indennizzo di alloggio considerato insufficiente (900 euro mensili senza alcuna indennità di alloggio), costringendo di fatto molti dipendenti a lasciare casa e famiglia. Questa situazione, unita a presunte pressioni che porterebbero i lavoratori con oltre 30 anni di servizio e talora con problemi di salute a optare per le dimissioni, viene definita dalla FLMU-CUB come "licenziamenti volontari camuffati".
Il sindacato evidenzia come questa strategia aziendale stia interessando anche gli operai degli iscott di De Vizia, della stessa Isocotec e di altre ditte dell'indotto, che si vedrebbero costretti a trasferimenti definitivi ad Atessa, in provincia di Chieti. Questa combinazione di trasferimenti e presunte pressioni alle dimissioni sta creando un clima di forte incertezza tra i lavoratori, molti dei quali operano in solidarietà e temono per il futuro del proprio posto di lavoro e per la stabilità delle proprie famiglie nel territorio cassinate. La FLMU-CUB sottolinea come questi trasferimenti avvengano in uno stabilimento che non avrebbe alcuna necessità di personale aggiuntivo, lasciando intendere una precisa strategia di allontanamento dei lavoratori da Cassino.
Il sindacato definisce "palese" come, in questa circostanza, le cosiddette esigenze "tecnico-organizzative" alla base dei trasferimenti siano in realtà "inesistenti". Viene inoltre denunciato come la società Isocotec stia gestendo i trasferimenti con modalità "gioco sporco", sottoponendo i dipendenti a continue pressioni per indurli alle dimissioni volontarie, attraverso ordini di servizio che stravolgerebbero le normali condizioni contrattuali, ledendo i diritti acquisiti e aggiungendo ulteriori carichi di lavoro.
La FLMU-CUB esprime forte preoccupazione per il futuro industriale del Cassinate, vedendo in queste azioni un ulteriore tassello di un processo di deindustrializzazione che andrebbe affrontato complessivamente. Il sindacato si appella direttamente agli organi politici regionali e provinciali, chiedendo un intervento urgente per tutelare il potere contrattuale dei lavoratori e la completa portabilità della loro posizione contributiva, evitando che vengano riversati sulla collettività i costi sociali di tali operazioni, con particolare riferimento al ricorso alla cassa integrazione e alla NASPI.
Per questi motivi, la FLMU-CUB di Frosinone ribadisce la necessità di un incontro congiunto con le altre forze sociali del territorio per affrontare in maniera unitaria la complessa vertenza e definire una strategia comune contro la deindustrializzazione del Cassinate.
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