Sos sicurezza a Cassino, non bastano solo le telecamere: serve una strategia integrata

Opinioni - L'episodio dell'auto bruciata del magistrato Fresh sottolinea l'urgenza di un approccio più incisivo per contrastare la criminalità: dobbiamo evitare che il tessuto sociale si abitui a questi episodi che alla fine incidono sulla mentalità fino a sconfinare nell'omertà

Sos sicurezza a Cassino, non bastano solo le telecamere: serve una strategia integrata
di autore Lello Valente - Pubblicato: 04-06-2025 19:26 - Tempo di lettura 2 minuti

All'improvviso ci si accorge che Cassino non è un luogo sicuro, non basta la movida notturna, non bastano gli spacciatori arrestati, non sono bastate le sparatorie ma è bastato bruciare l'auto di un magistrato per far scattare l'allarme. Finalmente! D'obbligo la solidarietà a Francesca Fresh, che conosco come una mamma tranquilla alla quale è stata incendiata l'auto, ma possibile che prima di questo episodio nessuno si sia mai posto il problema sicurezza a Cassino?

Sarebbe bastato solo leggere la relazione del Presidente della Corte di Appello di Roma all'inaugurazione dell'anno giudiziario per rendersene conto delle infiltrazioni della criminalità organizzata in Ciociaria e l'invito alla Magistratura che spesso si impegna in processi che vanno solo ad intasare la corte di Appello con assoluzioni annunciate invece di perseguire reati molto più gravi. Sono parole del Presidente della Corte di Appello.

La solita proposta di mettere più telecamere, quando non si hanno idee ci si rifugia nell'ovvio. L'auto del magistrato Fresh era parcheggiata esattamente davanti una telecamera in bella vista e non per questo i delinquenti si sono fatti scrupolo di poter essere riconosciuti, le telecamere non bastano, basta indossare un passamontagna per eluderne l'efficacia.

Innanzitutto dobbiamo evitare che il tessuto sociale si abitui a questi episodi che alla fine incidono sulla mentalità fino a sconfinare nell'omertà, le Forze dell'Ordine devono essere più vicine ai cittadini ed è necessaria una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini che devono avere più fiducia nelle Forze dell'ordine e denunciare quando si viene a conoscenza di fatti che possono configurare reati. Cosa importante è la presenza notturna sia tra le strade che nella piazze della movida e di spaccio, con le Forze dell'ordine in abiti civili perché farsi vedere con la divisa o con l'auto di servizio serve solo a spostare lo spaccio in un diverso luogo.

Una ottima soluzione è stata adottata dal Comune di SS Cosma e Damiano attraverso un protocollo operativo con le Forze dell'Ordine, concordano le ronde da garantire sul territorio anche con la Polizia Locale armata. Cassino potrebbe adottare questo sistema invece di utilizzare i vigili per vessare i cittadini con multe assurde, che la Polizia locale venga utilizzata nei turni notturni per sorvegliare le piazze dello spaccio. Potrebbe essere coinvolta anche la Polizia provinciale nei turni notturni invece di fare solo cassa vessando i cittadini con le solite multe.

Le telecamere aiutano ma sono necessari sistemi di qualità e non giocattolini, serve un sistema integrato con altri Comuni per realizzare un sistema di lettura targhe; un sistema che era stato finanziato dalla Regione Lazio e che questa amministrazione ha lasciato cadere. Come ha lasciato cadere l'allarme del candidato Sindaco Buongiovanni sulla valorizzazione delle periferie ormai ridotte a ghetti nei quali prolifera la delinquenza giovanile.

Va benissimo il controllo del territorio ma non può essere una soluzione emergenziale e fra 15 giorni ritorniamo come prima, c'è la necessità di un sistema di controllo stabile e questo può essere garantito con l'interazione tra le varie forze dell'Ordine e la Polizia Locale armata pianificando i turni di controllo insieme.

Ed infine un controllo sulle compravendite immobiliari e sui tanti esercizi commerciali che potrebbero solo servire per il riciclaggio del denaro proveniente da attività illecite. C'è molto da fare, ma si necessita di creare squadra, di creare opinione sulla sicurezza, di generare un senso di comunità. Con l'uomo solo al comando non si risolve il problema sicurezza.





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