Domenica e lunedì appuntamento alle urne: quesiti su lavoro e cittadinanza. Il tuo voto conta

Opinioni - Nel caso dei Referendum l'astensione è una legittima manifestazione del proprio dissenso in merito alle proposte dei quesiti. Ma, esprimere il proprio voto rappresenta un atto di responsabilità civica, ed è fondamentale per contribuire attivamente alla vita del Paese.

Domenica e lunedì appuntamento alle urne: quesiti su lavoro e cittadinanza. Il tuo voto conta
di autore Angelo Franchitto - Pubblicato: 06-06-2025 09:15 - Tempo di lettura 2 minuti

Domenica 8 e lunedì 9, siamo tutti chiamati a votare su cinque referendum abrogativi che riguardano lavoro e cittadinanza.  Quattro quesiti, promossi dalla CGIL e da altre associazioni, mirano a modificare norme esistenti in ambito lavorativo, mentre il quinto, sostenuto da +Europa e altri partiti, propone cambiamenti nella legge sulla cittadinanza.

Nello specifico i cinque quesiti referendari riguardano:

  1. Licenziamenti illegittimi: Si propone di abrogare norme che limitano la reintegrazione dei lavoratori licenziati senza giusta causa, ampliando le tutele per i dipendenti ingiustamente licenziati.

  2. Tutele nelle piccole imprese: Il quesito mira a estendere le protezioni contro i licenziamenti anche ai lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti, equiparandoli a quelli delle imprese più grandi.

  3. Contratti a termine: Si propone di abrogare disposizioni che facilitano l'uso di contratti a tempo determinato, con l'obiettivo di ridurre la precarietà lavorativa.

  4. Sicurezza sul lavoro: Il referendum intende ripristinare la responsabilità solidale del committente in caso di infortuni sul lavoro nelle imprese appaltatrici e subappaltatrici, rafforzando la tutela dei lavoratori.

  5. Cittadinanza: Si propone di ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari per ottenere la cittadinanza italiana, favorendo una maggiore integrazione.

Perché i referendum siano validi, è necessario che partecipi al voto almeno il 50% più uno degli aventi diritto. Nel caso dei Referendum l'astensione è una legittima manifestazione del proprio dissenso in merito alle proposte dei quesiti. Ma, esprimere il proprio voto rappresenta un atto di responsabilità civica, ed è fondamentale per contribuire attivamente alla vita del Paese.





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