Opinioni - Un acceso dibattito divide il fronte politico e sindacale sulla migliore location per la futura stazione dell'Alta Velocità: tra le "analisi oggettive" di Ferentino e le infrastrutture esistenti a Pignataro e Roccasecca, si invoca una verifica scientifica per superare i "capricci" territoriali
A Ferentino deve esserci la medesima Università del “campanilismo”, frequentata con profitto sia dall’ex Sindaco Pompeo che dal segretario regionale della Cisl, Coppetelli, al quale vanno le congratulazioni per la nomina a segretario regionale della Cisl. Si studia il campanilismo positivo a differenza di quello che si studia altrove che è il campanilismo negativo. Ai due esimi alunni di questa Università chiederei una definizione scientifica e soprattutto la differenza tra il campanilismo cattivo e quello buono e la differenza che intercorre tra un capriccio ed una richiesta legittima e suffragata da dati oggettivi.
A volte leggo delle dichiarazioni e mi chiedo se veramente si possa pensare che ci siano ancora degli allocchi che si possano piegare a delle bizzarre idee sul campanilismo; l’aspetto inquietante è che qualche importante sindaco del Sud per non farsi tacciare di campanilismo cade nel masochismo territoriale pur di compiacere chi strilla più forte contro il campanilismo.
Sia Pompeo che Coppetelli, ambedue di Ferentino, sostengono che la migliore location per realizzare una stazione TAV in Ciociaria sia in quel di Ferentino. Ma questo per loro non è campanilismo. Per carità è solo una attenta analisi delle condizioni territoriali.
Egregi signori, rispetto tutto il vostro campanilismo ma anche voi dovete rispettare quello degli altri anche perché a differenza di voi che parlate solo di situazioni ambientali, noi presentiamo qualche dato concreto dinanzi al quale dovreste aprire gli occhi e capire che, campanilismo a parte, al sud ci sono delle condizioni logistiche oggettivamente migliori e già pronte per realizzare una Stazione Tav in meno di un anno! Non è un nostro merito, ma è un dato di fatto che queste condizioni siano al sud della Ciociaria.
La differenza tra il capriccio ed il campanilismo sta tutta nell’analisi oggettiva di come una location potrà essere la più vantaggiosa per RFI, dove attraverso un investimento minimo si può apportare un grande benefico ad un vasto territorio A Pignataro parleremmo di pochi milioni di euro di investimento , forse a Roccasecca qualcosa di più, ma certamente non parliamo di tempi biblici e di 150 milioni di euro!
Se il nostro è campanilismo quello degli altri è un capriccio costoso ed irrealizzabile che va a penalizzare soluzioni ragionevoli che potrebbero apportare benefici immediati all’intera Ciociaria. Invece di continuare a produrre fuffa ed inutili discussioni, perché non verificare attraverso una ricognizione sui luoghi per poi affidare all’Università di Cassino quale sia la location realizzabile per una Stazione Tav in Ciociaria? Verificate le location per poi remare tutti nella medesima direzione.
Non è campanilismo è lo sforzo di far capire che non è nostro merito se a Pignataro ed a Roccasecca RFI ha già delle infrastrutture pronte, non prenderne atto si va ben oltre il campanilismo diventa uno dei tanti capricci della politica di cui il Paese è disseminato.
Il Governatore Rocca, il Presidente della Provincia, Coppetelli, Pompeo, e quanti spingono per la realizzazione di una stazione Tav nelle campagne di Sgurgola/Ferentino, facciamo lo sforzo di verificare le opere di proprietà di RFI che sono già presenti a Pignataro e Roccasecca e dopo si esprimono sulla migliore location realizzabile con costi accessibili.
Articolo precedente
Pignataro Interamna, concluso il progetto “I colori della libertà"Articolo successivo
Tutto pronto per la dodicesima edizione della "Stozza Cassinese 2025"