Il mistero dell'appalto dei rifiuti a San Vittore. L'opposizione: "Nessun contratto per 5 anni"

Cassinate - La minoranza accusa: oltre un milione di euro spesi per l'igiene urbana, con aumenti e proroghe, senza mai un atto formale e controlli sui servizi. Chiesto chiarimento a Sindaco e Giunta.

Il mistero dell'appalto dei rifiuti a San Vittore. L'opposizione: "Nessun contratto per 5 anni"
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 01-07-2025 17:22 - Tempo di lettura 2 minuti

Un appalto triennale del valore di 174.000 euro all'anno, lievitato a oltre 1 milione di euro complessivi con proroghe e aumenti, senza che sia mai stato stipulato un regolare contratto e con dubbi sul controllo dei servizi dovuti alla cittadinanza. Questa è la scottante accusa mossa dai consiglieri di minoranza del gruppo "Per San Vittore", Eugenio Iannetta, Francesco Paolo Giangrande e Francesco Paolo Furner, che hanno presentato un'interrogazione scritta indirizzata al Sindaco Avv. Nadia Bucci, al Vice Sindaco Roberto Bucci, all'Assessore Prof. Amilcare D’Orsi e al Segretario Comunale Dott. Maurizio Sasso.

L'oggetto del contendere è l'affidamento del servizio di igiene urbana alla ditta Supereco Srl, avvenuto con Determina n. 186 del 15 aprile 2019. Secondo quanto emerso dalle indagini della minoranza, basate su informazioni acquisite dal Tecnico e dal Segretario Comunale, a quell'aggiudicazione definitiva non ha mai fatto seguito la stipula del contratto.

La situazione si è ulteriormente complicata con una proroga di due anni dell'aggiudicazione e, in data 29 ottobre 2020, con una Delibera di Giunta (la n. 93) che ha autorizzato un aumento di 40.000 euro annui. Un incremento che, secondo i consiglieri di minoranza, porterebbe la spesa totale a oltre un milione di euro e che risulterebbe in netto contrasto con l'articolo 18 del disciplinare di gara, il quale stabiliva espressamente "l'impossibilità di qualsiasi revisione del canone di appalto".

L'interrogazione solleva una serie di interrogativi cruciali sulla gestione di questo appalto: perché il contratto d'appalto non è mai stato sottoscritto, nonostante l'ing. Domenico Greco, allora Responsabile del Settore 3, avesse dichiarato nel settembre 2019 che "erano in corso le attività propedeutiche alla stipula"? Quali azioni sono state intraprese per regolarizzare la posizione?

Sono stati rispettati tutti i requisiti di legge previsti dall'aggiudicazione definitiva e dal Verbale di consegna Lavori sotto riserve di Legge? Il DEC, figura obbligatoria per appalti superiori a 500.000 euro e nominato il 25 luglio 2019, per quale motivo non è rimasto in carica fino al 2024? I consiglieri sottolineano come il DEC non risulti nominato per le annualità 2023 e 2024. E ancora: su quale base è stato deciso di incrementare l'importo dell'aggiudicazione di 40.000 euro annui (circa il 21% in più), contravvenendo alla clausola di immodificabilità del canone presente nel disciplinare di gara?

La ditta Supereco Srl ha effettivamente eseguito tutti i servizi previsti dall'aggiudicazione definitiva, in particolare per quanto riguarda la gestione dell'isola ecologica, la raccolta dei rifiuti abbandonati e la consegna del "materiale di consumo" ai cittadini?

Il Sindaco e la Giunta erano a conoscenza che un eventuale contenzioso con la ditta, scaturito da contestazioni, le avrebbe precluso la partecipazione alla gara d'appalto del 2024, poi vinta dalla stessa Supereco Srl? Quali criteri sono stati adottati per pagare regolarmente e senza alcuna contestazione la ditta per ben cinque anni, in assenza di un regolare contratto d'appalto?

La minoranza chiede una risposta scritta per fare piena luce su una vicenda che solleva seri interrogativi sulla trasparenza e la correttezza amministrativa nel Comune di San Vittore del Lazio. 





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