Economia - Il vertice di oggi al Mimit si è chiuso con una fumata nera e poche rassicurazioni per i lavoratori. Intanto la Fim-Cisl chiede a Stellantis di smentire le voci di possibili chiusure di stabilimenti. L'unica nota positiva arriva da Federmeccanica: riprende la trattativa per il contratto dei metalmeccanici
La vertenza che coinvolge Trasnova Teknoservice e Logitech si fa sempre più complessa. L'incontro tenutosi oggi, 3 luglio 2025, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha lasciato un quadro insoddisfacente per le organizzazioni sindacali Uilm, Filcams e Filt CGIL Frosinone Latina, che denunciano la mancanza di risultati concreti e un futuro incerto per i lavoratori.
Gennaro D'Avino, segretario provinciale Uilm Frosinone, ha sottolineato come l'azienda Trasnova continui a dichiarare l'impegno per superare la monocommittenza, come previsto dall'accordo di dicembre 2024, ma senza alcun risultato tangibile. L'unica "novità" presentata riguarda la partecipazione a nuove gare d'appalto, ma queste sono tutte localizzate nel Nord Italia. Pur prevedendo l'obbligo di assumere i dipendenti attuali, queste opportunità sollevano forti perplessità sulla sostenibilità occupazionale e territoriale, allontanando i lavoratori dal luogo in cui le loro professionalità si sono consolidate.
"Serve un cambio di passo. Serve chiarezza. Serve il coinvolgimento reale delle istituzioni, locali e nazionali, e soprattutto serve che anche Stellantis si assuma le proprie responsabilità in questa vicenda.Non permetteremo - dice D'Avino - che il tempo venga usato per logorare le speranze dei circa 300 lavoratori. Il tempo è scaduto. Ora servono risposte vere".
Per la Filcams/Filt CGIL Stellantis rimane il "convitato di pietra" di questa vicenda. Nonostante il MIMIT affermi di essere in contatto continuo con Stellantis, la gestione del rapporto con le aziende appaltanti è considerata puramente commerciale. Le sigle sindacali, invece, chiedono un coinvolgimento diretto e responsabile di Stellantis.
Per Filcams e Filt CGIL Frosinone Latina, è fondamentale che Stellantis chiarisca le sue reali intenzioni sull'appalto, dato che alcune attività continueranno presumibilmente a essere esternalizzate, e ciò deve tenere conto dell'elemento occupazionale. Un altro punto cruciale sollevato da Filcams e Filt CGIL riguarda i tempi di gestione della crisi.
Le politiche attive di ricollocazione dei lavoratori, auspicate dal MIMIT, richiedono tempi lunghi. Per questo, la scadenza del 31 dicembre 2025, prevista dall'accordo di dicembre 2024, deve essere assolutamente rimossa per consentire alle parti di continuare a lavorare a soluzioni concrete.
Infine, per quanto concerne il piano sociale, se ne continua a parlare, ma "nessun piano sociale è realizzabile senza risorse. E le risorse vanno trovate dove ci sono", concludono le sigle sindacali, implicitamente chiamando in causa Stellantis anche su questo fronte. La vertenza, dunque, si annuncia ancora lunga e complessa, con i sindacati determinati a tutelare i lavoratori e a chiedere un maggiore impegno da parte di tutte le istituzioni e di Stellantis.
CHIUSURA STELLANTIS
“Le parole di Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa del gruppo intervenuto agli Stati generali dell’energia organizzati da Forza Italia alla Camera, che senza giri di parole Imparato ha detto: “se entro fine anno non cambieranno le condizioni su costi energetici e regole sull’elettrico, saremo costretti a prendere decisioni toste, come la chiusura degli stabilimenti”, citando tra questi, il plant Sevel in Abruzzo dove si produce il Ducato e altri veicoli commerciali Stellantis.
Quelle pronunciate da Imparato - dichiarano il coordinatore nazionale automotive Stefano Boschini e il Segretario della FIM Abruzzo Amedeo Nanni - sono parole estremamente allarmanti e gravi non solo rispetto al sito abruzzese ma anche rispetto al futuro dei siti del Gruppo presenti nel nostro Paese, anche rispetto agli impegni presi con noi e con il governo nell’ultimo incontro dove è stata garantita una missione produttiva a tutti gli impianti presenti in Italia.
Ci aspettiamo che Stellantis smentisca le affermazioni di Imparato sulla chiusura di siti italiani cosa che ad oggi non ha fatto. In caso contrario si apre un problema di ordine politico su cui chiediamo l’immediata convocazione da parte del governo e azienda per capire le reali intenzioni rispetto al futuro di Sevel e degli altri siti del gruppo nel nostro Paese”.
CONTRATTO METALMECCANICI
In un’ennesima giornata da dimenticare per il settore auto, l’unica nota positiva arriva da Federmeccanica. “Fim, Fiom e Uilm nella giornata odierna hanno ricevuto da Federmeccanica e Assistal la convocazione per la ripresa del confronto per il rinnovo del CCNL. L’incontro si svolgerà il giorno 15 luglio alle ore 11.00 presso la sede della Confindustria a Roma (Viale dell’Astronomia, 30).
La positiva ripresa della trattativa si concretizza grazie alla mobilitazione e alle 40 ore di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il rinnovo del CCNL è necessario per dare stabilità al principale settore industriale del nostro Paese e risposte alle richieste contrattuali avanzate nella piattaforma dalle metalmeccaniche e dai metalmeccanici”.
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