Pontecorvo - I consiglieri di minoranza Roscia, Di Prete, Tribini, Paliotta e Belli hanno rivendicato le motivazioni del voto contrario all'approvazione delle nuove tariffe sull'imposta dei rifiuti. Per i cinque membri dell'assise: "un sistema che premia i virtuosi non può far pagare di più, a meno che non si voglia nascondere l'incapacità di realizzarlo"
I consiglieri di minoranza del comune di Pontecorvo: Roscia, Di Prete, Tribini, Paliotta e Belli hanno attaccato la maggioranza di Anselmo Rotondo in merito all'approvazione delle nuove tariffe Tari del 2025.
"Lo scorso lunedì 30 giugno, in Consiglio Comunale - dichiarano gli esponenti dell'opposizione - abbiamo assistito all'approvazione delle tariffe Tari per il 2025. La nostra posizione, come gruppo di minoranza, è stata netta e inequivocabile: voto contrario".
"Ci è stato detto dal Sindaco - proseguono - che le tariffe sono "invariate" e che l'aumento di 6 euro è "colpa del Governo". Una storia che non sta in piedi e che siamo qui a smontare punto per punto. La verità è che le nostre bollette sono già al limite della sostenibilità, a causa di un aumento costante che dura da anni. L'ultimo rincaro è stato appena un anno fa. Parlare di "invarianza" oggi è un insulto all'intelligenza dei cittadini".
"Da oltre cinque anni - sottolineano - abbiamo un sistema di raccolta con pesatura. Cinque anni in cui i cittadini si impegnano a differenziare correttamente, senza però vedere un solo euro di sconto in bolletta. Lo sforzo è solo dei cittadini, i benefici per le casse comunali. È inaccettabile. E la famosa tariffa puntuale, quella che fa pagare meno chi inquina meno - si interrogano i consiglieri - La risposta della maggioranza è stata un’acrobazia mentale: <<Stiamo valutando, c'è il rischio che i cittadini paghino di più>>. Perdonateci, ma qui qualcosa non quadra. Un sistema che premia i virtuosi non può far pagare di più, a meno che non si voglia nascondere l'incapacità di realizzarlo".
"Ma non è finita. La "sorpresa"del 2025 - aggiungono - è che la prima rata è stata anticipata ad agosto Una decisione presa dalla maggioranza per far cassa prima? Avranno considerato anche il fatto delle vacanze e delle scadenze estive delle famiglie? Questo si chiama andare incontro alle esigenze dei cittadini? A nostro avviso, no" incalzano i membri dell'assise.
"E chi riscuoterà questi soldi - si domandano retoricamente i consiglieri - Sempre lei, la concessionaria Treesseitalia. E qui, permetteteci di fare una domanda a tutti voi. Ricordate, cari concittadini, quando in campagna elettorale l'amministrazione Rotondo ha promesso che l'avrebbe eliminata e che non ci sarebbero più state concessionarie esterne - si interrogano criticamente - Ebbene, dove sono finite la coerenza e la verità tanto sbandierate? Sono servite a reinserirla. Certo, con una gara, come prevede la legge, ma la volontà politica di farlo è stata la loro".
"Su questo clamoroso voltafaccia, avvenuto all'inizio del secondo mandato, chiederemo un confronto pubblico. L'amministrazione deve avere il coraggio di spiegare ai cittadini perché le promesse elettorali valgono così poco" hanno concluso gli esponenti d'opposizione.
L.P.