Cassino, doppio sequestro della Polizia Stradale: tre persone denunciate per ricettazione

Cronaca - Intensificati i controlli della Polizia di Stato lungo il tratto autostradale della provincia di Frosinone: scoperti un furgone rubato nelle Marche e un’auto di lusso proveniente da Napoli con telaio clonato, targhe false e documentazione contraffatta. Le indagini proseguono per ricostruire la rete di ricettazione e traffico di veicoli rubati

Cassino, doppio sequestro della Polizia Stradale: tre persone denunciate per ricettazione
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 03-11-2025 15:09 - Tempo di lettura 2 minuti

Continuano i controlli della Polizia di Stato nel tratto autostradale che attraversa la provincia di Frosinone. Gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino, nello scorso fine settimana, hanno proceduto al controllo di un autocarro con a bordo due persone di nazionalità straniera.

Dagli accertamenti, il veicolo è risultato rubato due giorni prima nella rimessa di una ditta della provincia di Pesaro Urbino. I due uomini sono stati denunciati in stato di libertà per ricettazione, mentre il furgone è stato sequestrato per essere successivamente restituito all’avente diritto.

Poche ore più tardi, nell’ambito della medesima attività di controllo, gli operatori della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un’autovettura con targa straniera. Approfondendo le verifiche sul mezzo, è emerso che lo stesso non era mai stato registrato nello Stato di provenienza e che il telaio presente sul veicolo apparteneva in realtà a un’altra autovettura dello stesso modello regolarmente circolante in Norvegia.

Ulteriori controlli hanno permesso di scoprire che il veicolo, dal valore di circa 40mila euro, era stato rubato nell’estate del 2024 a Napoli e rimesso in circolazione con telaio clonato, targhe e documentazione false. Il conducente è stato denunciato per ricettazione, mentre il veicolo sottoposto a sequestro.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, durante le quali – come anche nelle successive fasi procedimentali e processuali – gli indagati potranno far valere le proprie difese ai sensi del codice di procedura penale.





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