L'I.C. 2 di Pontecorvo commemora la distruzione del 1° Novembre 1943

Scuola e Università - La toccante giornata ha evidenziato come le nuove generazioni siano pronte a raccogliere l'eredità della memoria

L'I.C. 2 di Pontecorvo commemora la distruzione del 1° Novembre 1943
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 03-11-2025 09:56 - Tempo di lettura 2 minuti

L'Istituto Comprensivo 2 Commemora la Distruzione del 1° Novembre 1943. ​Una significativa partecipazione dell'Istituto Comprensivo 2 ha onorato la Cerimonia di commemorazione della distruzione della città avvenuta il 1° novembre 1943, un evento cruciale per la memoria storica del territorio. 

La toccante giornata ha evidenziato come le nuove generazioni siano pronte a raccogliere l'eredità della memoria, trasformando il ricordo del dolore in un fermo impegno per un futuro libero da conflitti.

Alla presenza delle numerose  Autorità militari,  civili e Religiose,  l'Istituto è stato rappresentato con dignità ed emozione da una delegazione di alunni delle classi quarte e quinte della Scuola Primaria Paola Sarro e della Scuola Secondaria di 1° grado G.B. Bernadotte. Gli studenti erano accompagnati  dalle loro insegnanti e dal dirigente scolastico, Angelo Urgera, sottolineando l'importanza attribuita dalla scuola alla partecipazione civica e alla trasmissione della memoria.

​Gli alunni sono stati protagonisti attivi della cerimonia, leggendo messaggi toccanti e incisivi sull'importanza della costruzione della Pace e sulla necessità di prevenire l'orrore della guerra. La loro esibizione è stata arricchita dalla declamazione di poesie di Ungaretti e Quasimodo, con versi che, pur provenendo da un'altra epoca, hanno risuonato con forza nel contesto della condanna della violenza e della celebrazione della resilienza umana.

​La presenza dei ragazzi non è stata una semplice formalità, ma un gesto di profondo significato civico. La partecipazione degli studenti a queste cerimonie è fondamentale affinché i tragici fatti del passato non vengano mai dimenticati. È attraverso l'educazione e la partecipazione diretta che la storia, da astratta, diventa concreta, toccando le corde della coscienza civile.

​Il ruolo della scuola è cruciale nel coltivare la memoria. Assicurare che la conoscenza degli eventi traumatici si trasformi in una solida consapevolezza dei valori di pace, democrazia e rispetto. ​Contrastare la superficialità del "non riguarda me" e far sentire ai giovani il peso storico delle sofferenze subite dalle generazioni passate. I ragazzi sono chiamati a essere i custodi della memoria e, al contempo, gli artigiani della pace futura, impegnandosi quotidianamente affinché simili orrori non si ripetano mai più.


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