POLITICA - Il primo cittadino di Cassino firma subito dopo Beppe Sala. Non una semplice iniziativa di solidarietà, quindi, ma una chiamata all’azione
La condanna della sindaca di Torino, Chiara Appendino, per i fatti di piazza San Carlo, ha provocato una reazione corale e immediata dei sindaci italiani: in 2664, nello spazio di poche ore, hanno sottoscritto un appello del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per sollecitare il parlamento a una revisione del Tuel.
Tra loro i sindaci di Comuni grandi e piccoli, del Sud e del Nord, amministratori di ogni orientamento politico: dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, a quello di Milano, Beppe Sala, dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a quello di Cagliari, Paolo Truzzu, dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Aderiscono i sindaci di tutti i capoluoghi, da Monza (Dario Allevi) a Novara (Alessandro Canelli) da Prato (Matteo Biffoni) a Messina (Cateno De Luca), a Lecce (Carlo Salvemini). Non da ultima è arrivata, poche ore fa la firma di Enzo Salera, sindaco di Cassino.
Argomenta l'appello: "Non una semplice iniziativa di solidarietà, quindi, ma una chiamata all’azione. Non chiediamo immunità o impunità – è scritto nell’appello – non dubitiamo del lavoro dei magistrati e rispettiamo il dolore dei parenti delle vittime. Ma domandiamo: possono i sindaci rispondere personalmente e penalmente di valutazioni non ascrivibili alle loro competenze? Possono essere condannati per aver fatto il loro lavoro?"
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