RUBRICHE - Il settimanale approfondimento sul Covid e la campagna vaccinale a cura di Angelo Franchitto
L’importanza della vaccinazione è cosa ben nota. Soprattutto oggi, tutti siamo chiamati a fare il vaccino per contrastare la pandemia da Sars-Cov-2. Mentre abbiamo capito che i vaccini sono per tutti e per tutte le età, poco sappiamo dei vaccini in gravidanza e nel periodo dell’allattamento. Ciò che sappiamo è che, nonostante non siano disponibili dati per valutare gli effetti dei vaccini COVID-19 in gravidanza e allattamento, la vaccinazione non è controindicata. Dunque anche le donne incinte e le neomamme sono invitate a fare il vaccino. Allo stesso modo, queste donne, se sono ad alto rischio di contrarre la malattia in forma grave, a maggior ragione, dovrebbero discutere dei potenziali benefici e rischi della vaccinazione con i medici che le assistono.
Mentre se una donna scopre di essere incinta dopo la prima o la seconda dose può stare tranquilla perché non esiste alcuna ragione medica per cui possa essere necessario interrompere la gravidanza. Semplicemente parliamo di una categoria delicata, dove è necessaria dare la massima attenzione, ma senza eccessive preoccupazioni. Certamente, lo Stato italiano, offre alle donne in gravidanza e allattamento la possibilità di scegliere, sempre con il supporto dei professionisti sanitari, se sottoporsi o meno alla vaccinazione, e sempre dopo una valutazione attenta e individuale del profilo della paziente. Insomma, il Comitato Tecnico scientifico, di fronte all’emergenza sanitaria ha valutato la scelta di cercare di non escludere dalla vaccinazione nemmeno le donne in gravidanza.
Ma si è trattato di una decisione per salvaguardare soprattutto le donne che presentano un alto rischio di esposizione al virus o che sono in condizioni di salute tale che possono risultare esposte a un rischio di grave morbosità materna e a correre rischi anche per il nascituro a seguito dell’infezione.
Ovviamente, si tratta di casi particolari, per cui le donne sono invitate a discutere individualmente i potenziali benefici e rischi con i professionisti sanitari che le assistono. Lo scopo è quello di arrivare a prendere una decisione che sia quanto più informata e consapevole. Anche questo aspetto della vaccinazione in gravidanza e allattamento è un vantaggio che abbiamo ottenuto grazie al progresso tecnologico e scientifico. La vaccinazione per le donne in gravidanza e allattamento è possibile solo se sono state incluse nei trial di valutazione dei vaccini.
Questo non è il caso di Pfizer-BioNtech e Moderna per cui al momento non si dispone di dati di sicurezza ed efficacia relativi a queste persone. Allo stesso modo, gli studi condotti non evidenziano né suggeriscono, al momento, meccanismi biologici che possono essere associati ai vaccini a mRNA con effetti avversi in gravidanza. Mentre le evidenze di laboratorio, grazie ai test su animali, suggeriscono l’assenza di rischio da vaccinazione.
Al momento le donne in gravidanza e allattamento non sono comunque un target prioritario per quanto riguarda l’offerta di vaccinazione contro il COVID-19. Questo significa che, ad oggi, non c’è nessuna raccomandazione di routine per queste persone. Infine, dai dati registrati, in merito alla popolazione e relativi alla prima ondata pandemica in Italia, emerge come dato statistico che le donne in gravidanza non presentano un rischio aumentato di infezione rispetto alla popolazione generale.
Mentre, sembrerebbe che le donne di cittadinanza africana, asiatica, centro e sud-americana ed est-europea e quelle affette da comorbidità pregresse, come obesità, ipertensione, invece presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare una polmonite da COVID-19.
Ma, complessivamente, questi soggetti riguardano una minoranza di madri e neonati. Alla luce dei dati studiati e dei casi presi in esame, la vaccinazione viene presa sempre più in considerazione per le donne in gravidanza che sono ad alto rischio di complicazioni gravi da COVID19. Per loro, visti i rischi a cui vanno in contro, che sono maggiori dei rischi della vaccinazione, è importante pensare a fare il vaccino. Ovviamente, le condizioni devono essere valutate, con i sanitari che le assistono.
Quindi si tratta sempre di valutare caso per caso i potenziali benefici e rischi, mentre la scelta finale deve essere fatta sempre dalla donna. Infatti, al momento non esiste obbligatorietà del vaccino. Ma, nel caso di donne in gravidanza o che allattano il rapporto medico paziente è importante per una scelta che faccia bene alla salute di mamme e figli. Vero è che di norma, un trattamento medico si basa su un rapporto di fiducia tra il medico strsso e gli altri professionisti coinvolti da un lato e il paziente dall’altro.
Dunque i cittadini e, in questo caso, le cittadine non sono lasciati da soli. Ma dobbiamo sempre ricordarci che i medici sono dei professionisti del settore e che, sempre, hanno degli esperti ai quali si rivolgono per aggiornare la propria professionalità. Essi hanno la responsabilità della nostra salute e devono tutelare il benessere di tutti i pazienti. Ecco perché prima della vaccinazione c’è sempre un confronto con un medico che valuta le nostre condizioni e la possibilità di fare il vaccino in totale sicurezza.
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