IL LUTTO - L'ex comandante era responsabile della sicurezza antincendio a Montecitorio. Un malore lo ha stroncato. Il 10 agosto la sua visita al Comune di Cassino. Il ricordo di Mario Costa
di Mario Costa
A quell'incontro in Comune fissato dal sindaco Enzo Salera che aveva voluto congratularsi per la promozione a primo dirigente dei Vigili del Fuoco, ottenuta a pieni voti, dal concittadino santangelese, ing. Piergiacomo Cancelliere, primo cassinate ad assurgere a tale incarico, Maurizio Liberati, aveva voluto esserci.
L’orgoglioso spirito di Corpo lo portava a rispondere sempre presente nei momenti importanti nei quali alte professionalità di riferimento, qual era quella sua, suggellavano l’intensità emotiva di certi particolari momenti che segnano l’affermazione di giovani colleghi di valore. Momenti particolari come lo è stato quello in Comune del 10 Agosto scorso, appunto. Solo un paio di settimane fa.
Lo abbiamo rincontrato lì dopo diverso tempo, ed è stato un incontro piacevole come lo sono gli incontri con le belle persone. Gentile, signorile nei modi, comunicativo. Ci è apparso in forma, giovanile nell’aspetto, e sereno nonostante la spina conficcatasi nel suo cuore sette anni fa quando il figlio ventiquattrenne morì tragicamente in un incidente stradale sulla Casilina a qualche chilometro da casa.
Abbiamo avuto il privilegio di conoscere Maurizio Liberati una decina di anni fa quando era il comandante provinciale dei vigili del Fuoco di Frosinone. Noi amministratori, allora, di questa città trovammo in lui un interlocutore intelligente, attento. sensibile. Uno che, davanti ad un problema, era capace di trovare la soluzione, grazie anche ad una non comune duttilità interpretativa di norme talvolta di assurda rigidità. E’ stato un amico anche di questa nostra Cassino che ha visto la soluzione di più di qualche problema grazie a Lui.
Con Lui se ne va un grande professionista, una persona buona, un modello per gli appartenenti ad un Corpo, qual è quello dei Vigili del Fuoco, da tener presente e di cui andare orgogliosi
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