CRONACA - La tragedia ieri a Frosinone, a perdere la vita un uomo di 38 anni di Supino. Dura presa di posizione dei metalmeccanici della Cgil della Ciociaria: "Ci sono chiare e precise responsabilità dovute alle politiche neoliberiste che imperano nel mercato del lavoro"
Si continua a morire di lavoro. A Frosinone ieri mattina un meccanico è rimasto schiacciato da un tir ed ha perso la vita. La vittima è Cristian Marchesini, di 38 anni, originario di Supino. Il 38enne stava cambiando uno pneumatico a un mezzo pesante nel parcheggio di un centro commerciale nella zona industriale del capoluogo ciociaro. All'improvviso il cric avrebbe ceduto e il meccanico è rimasto schiacciato. Inutili i soccorsi.
Sulla vicenda è intervenuta la Fiom-Cgil di Frosinone che oggi in una nota spiega: "Non è più tollerabile l'utilizzo di parole come 'incidente' e 'fatalità' rispetto agli infortuni sul lavoro in quanto, a nostro avviso, ci sono chiare e precise responsabilità dovute sia alle politiche neoliberiste che imperano nel mercato del lavoro, sia alla mancanza di misure e provvedimenti concreti da parte del Governo rispetto alla Salute a alla Sicurezza nei luoghi di lavoro".
E ancora, procede la Fiom: "Servono politiche di prevenzione ed è necessario un coordinamento tra tutte le forze in campo. Occorre poi avviare una campagna di assunzioni di ispettori del lavoro e di medici del lavoro che vadano a colmare i vuoti di organico determinatosi negli ultimi anni".
Quindi la nota sindacale chiosa: "E' infine necessaria la necessità di affermare e realizzare l'esigibilità del diritto alla formazione sulla salute e la sicurezza per tutti i lavoratori in un paese dove il lavoro nero e grigio continua a rappresentare una realtà purtroppo importante e diffusa".
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