Lo sciopero della FlmU-Cub costringe Stellantis a diminuire la produzione

Lo sciopero della FlmU-Cub costringe Stellantis a diminuire la produzione
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 04-09-2022 00:00

ECONOMIA - Sabato in centinaia hanno incrociato le braccia. Lo spostamento di personale dalla lastratura al montaggio non è bastato a mantenere l'impostato così come era previsto. E il 17 settembre si bissa. Il sindacato di base ai confederali: "Non boicottare gli scioperi"

"Gli operai della FCA di Cassino sono stanchi di subire passivamente tutti i peggioramenti relativi all’organizzazione del lavoro in fabbrica. Lo sciopero di sabato 3 Settembre contro i sabati lavorativi obbligatori, è un chiaro messaggio indirizzato all’azienda e a chi pensa che gli operai possano essere spremuti senza alcun limite e “a costo zero”. Sotto il forte ricatto occupazionale e il dover affrontare da anni un succedersi di crisi economiche, buste paga falcidiate ed il dover ricorrere a prestiti bancari per far fronte addirittura alle spese di prima necessità, l’adesione allo sciopero deve far riflettere".

A parlare sono i rappresentanti della FlmU-Cub a margine dello sciopero di sabato in Fca. Spiegano dal sindacato di base: "Sabato in fabbrica risultavano assenti centinaia di operai, in particolar modo quelli addetti alle catene di montaggio dove più alto e sentito è il carico di lavoro, e ciò non ha consentito all’azienda di effettuare la produzione giornaliera, inferiore al 50% rispetto all’impostato giornaliero, pur avendo chiuso i reparti di Verniciatura e Lastratura e spostato i lavoratori presso il Montaggio per coprire le assenze.

Lo sciopero proclamato dalla FLMU CUB di Cassino è anche una mozione di sfiducia nei confronti dei sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, che sono andati al lavoro a capo chino e hanno fatto di tutto per far fallire lo sciopero, secondo la pratica del crumiraggio e del servilismo che da anni rappresenta la vera prassi dei sindacati confederali". 

Prosegue la nota: "Lavorare il sabato a recupero, ovvero senza alcuna retribuzione di lavoro straordinario, vuol dire consegnare la propria esistenza in mano al datore di lavoro e riconoscere che si possa disporre dei lavoratori senza più alcuna regola. Se la FCA di Cassino vuole aumentare la produzione, lo faccia pure, ma rispetti la vita dei lavoratori e riconosca loro la giusta retribuzione ripristinando i due turni di lavoro.

Aumentare la produzione significa aumentare un guadagno, pertanto si distribuisca questa ricchezza anche a noi operai. Troppi sacrifici sono stati e continuano ad essere chiesti a noi lavoratori “a costo zero”.

Pertanto, resta confermato anche lo sciopero di sabato 17 settembre. Alle altre organizzazioni sindacali presenti in fabbrica non si chiede di stare a fianco dei lavoratori, sarebbe troppo, ma, almeno, di non boicottare gli scioperi con espedienti e mezzucci di persuasione che sarebbero, in generale, prerogative del datore di lavoro. 





Articoli Correlati


cookie