Disabilità di serie A e di serie B? Il caso di Nina Rima

Disabilità di serie A e di serie B? Il caso di Nina Rima
di autore Vanessa Carnevale - Pubblicato: 05-11-2022 00:00 - Tempo di lettura 3 minuti

RUBRICHE - Credo che nel 2022 sia inaccettabile assistere ad uno scenario così vergognoso, per giunta quando la cornice di tali episodi è un parco divertimenti molto rinomato, che dovrebbe concedere ai suoi visitatori una risata in più, piuttosto che discriminazioni ed umiliazioni di ogni genere! Nina Rima, modella ed influencer senza una gamba, si racconta

di Vanessa Carnevale

Quest’oggi l’articolo che leggerete non sarà “leggero”, perché credo che nel 2022 sia inaccettabile assistere ad uno scenario cosi vergognoso, per giunta quando la cornice di tali episodi è un parco divertimenti molto rinomato, che dovrebbe concedere ai suoi visitatori una risata in più, piuttosto che discriminazioni ed umiliazioni di ogni genere! Non farò il nome di questo parco, però potete seguire la splendida Nina Rima (influencer ventiduenne, nonché madre meravigliosa di una bimba bellissima di nome Ella) sulla sua pagina Instagram, per scoprire il nome di questo luogo…anche se credo che spulciando sui siti internet la voce si sia diffusa!

  • Ebbene questa ragazza, dopo aver speso una bella cifra di denaro e dopo aver progettato di trascorrere un piacevole weekend insieme ai suoi affetti più cari, si è trovata a vivere dei giorni SCHIFOSI, causa l’ignoranza e la cattiveria della gente.
  • Un parco che non permette alle persone disabili di fare la maggior parte delle giostre, perché ritenute non idonee, ma che non li esonera a fare ore interminabili di coda, al pari delle altre persone senza disabilità. Capite bene come sia idiota considerare Nina poco idonea a fare una giostra ma particolarmente adatta (senza una gamba) a sostenere una fila tutto il tempo, senza alcuna agevolazione.
  • Da brivido la risposta della ragazza della -crew salta coda- a Nina: “Non sei abbastanza disabile per saltare le code…perché comunque mezza gamba ce l’hai”.
  • Nemmeno le navette o altre vetture presenti in loco tendono una mano alle persone con disabilità, non a caso quando Nina ha chiesto al conducente di una di queste vetture se le fosse concessa un’agevolazione, quest’ultimo le ha risposto che lui non poteva assolutamente farla entrare prima degli altri, perché si rimetteva al buon senso delle altre persone in coda… insomma un Ponzio Pilato senza pal*e né carattere.
  • Curioso è il fatto che una persona ipovedente, come documentato da Nina, sia ritenuta (giustamente) idonea per il salta coda… dunque si parla di Disabilità di serie A e Disabilità di serie B? Chi decide tutta questa pagliacciata?
  • Per non parlare della nonchalance con la quale l’ente continua a sorvolare la faccenda, nascondendosi dietro un dito, come se nulla fosse accaduto. Le stories di Nina, però, sono arrivate molto lontano e hanno catturato l’attenzione di molte persone che stanno cercando, nel migliore dei modi, di far luce sulla faccenda e che hanno spinto diverse persone con disabilità a raccontare le loro esperienze all’interno del medesimo parco. Inutile dire quanto, le loro vicende, siano state viscide ed indecorose al pari di quelle di Nina! Insomma, vi invito a leggere quanto successo e a parlarne, perché questo possa essere l’ultimo episodio indecoroso che coinvolge le persone disabili!
  • HANNO LO STESSO DIRITTO CHE ABBIAMO NOI DI DIVERTIRSI E PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’, CHE VI PIACCIA O NO! IL RISPETTO NEI LORO CONFRONTI DEVE ESSERCI SEMPRE!
  • BRAVISSIMA NINA PER AVER PARLATO, GRAZIE A PERSONE COME TE SI PUO’ FARE LA DIFFERENZA E COMBATTERE QUESTO TIPO DI REALTA’!

 

 





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