ECONOMIA - La Fim-Cisl illustra il report del 2022: incoraggianti i dati sulla produzione mentre l'occupazione è in caduta libera, sono stati 55 i giorni di stop a causa di mancanza di materiale e 150 gli operai giornalmente rimasti a casa in regime di 'solidarietà'. Uliano spiega che serve subito un altro modello per azzerare gli ammortizzatori sociali. Interviene anche Alessio D'Amato, che lancia un monito: "Serve dare una prospettiva certa e duratura per lo stabilimento di Cassino"
Meglio rispetto al 2021, ancora indietro rispetto ai dati pre pandemia per quel che riguarda la produzione. L'occupazione è in caduto libera: persi oltre mille lavoratori nell'ultimo triennio. Il futuro è nebuloso e le preoccupazioni sono tante: questo è quanto emerso dal report della Fim-Cisl che in mattinata ha illustrato i dati relativi alla produzione e all'occupazione negli stabilimenti italiani di Stellantis nel 2022.
Per quel che riguarda Cassino è emerso che la produzione si è attestata a 55.000 unità che riscontra un incremento rispetto al 2021 del + 25,7%. Un primo segnale positivo che si è conseguito con il lancio a giugno della produzione della Maserati Grecale, che ha aggiunto 13.600 unità alle produzioni di Giulia e Stelvio.
Il dato dei volumi risulta comunque di poco inferiore al dato pre-pandemia 2019 (-6,4%), dato che verrà ampiamente superato nel corso del 2023. Siamo ben lontani dalla capacità produttiva raggiunta nel 2017, primo anno in cui Giulietta veniva affiancata dal lancio di Giulia e Stelvio, con la produzione che superava le 135.000 unità e l’occupazione era maggiore di oltre 1.000 unità. L’attuale produzione è rappresentata per il 27% da Alfa Romeo Giulia, il 48% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 25% dalla nuova Maserati Grecale, quest’ultima in continua salita.
55 GIORNI DI STOP
Anche nell’ultima parte dell’anno la produzione complessiva è stata condizionata dagli stop produttivi a causa della mancanza di semiconduttori ed altri componenti. Questo non ha consentito l’effettuazione dei recuperi produttivi e ha aggiunto altre giornate di fermo. Complessivamente nell’anno sono saltati complessivamente 55 turni di lavoro coperti in parte con CDS.
Nei restanti giorni lavorativi comunque si è marciato a velocità ridotta con circa 150 lavoratori ogni giorno in ammortizzatore sociale. Con la partenza della produzione del nuovo suv Maserati Grecale, si è invertita la tendenza negativa degli ultimi quattro anni.
LA RICHIESTA DI ULIANO
"E’ certamente positivo e fa ben sperare, ma per la FIM-CISL - dice il segretario nazionale Ferdinando Uliano - è necessario azzerare l’uso degli ammortizzatori sociali e recuperare occupazione, rafforzando ulteriormente il segmento premium e del lusso. Cassino è uno stabilimento con una capacità produttiva di circa 300.000 auto, quindi se la strategia nel piano industriale “Dare Foward 2030” è quella di quadruplicare i ricavi nel segmento premium e lusso (Maserati, Alfa Romeo, Ds e Lancia), la Fim-Cisl chiede che nel prossimo incontro del tavolo ministeriale il gruppo comunichi nuove assegnazioni per questo stabilimento.
Con il Maserati Grecale a Cassino sarà disponibile la piattaforma premium con motorizzazione
elettrica già nel 2023, questa è un’opportunità da sviluppare in futuro anche sui due modelli Alfa Romeo presenti nel Plant".
IL MONITO DI D'AMATO
A commentare i dati è anche Alessio D'Amato, assessore uscente alla Sanità e candidato alla presidenza della regione Lazio con il Centrosinistra: "I dati in risalita della produzione del Gruppo Stellantis - spiega - sono senz’altro positivi, ma serve dare una prospettiva certa e duratura per lo stabilimento di Cassino.
L’automotive è un comparto importante ed è necessario che vengano date, nelle strategie globali del gruppo, garanzie per lo sviluppo dello stabilimento di Cassino ancora oggi tra i più moderni in Italia e in Europa. Se sarò eletto presidente chiederò immediatamente un tavolo istituzionale per delineare le prospettive del polo industriale più importante nella nostra regione".
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