ECONOMIA - Questo è quanto emerso nel corso del vertice al Ministero con i vertici di Stellantis. La Fim-Cisl vede il bicchiere mezzo pieno. Per la Fiom-Cgil l'azienda non ha portato nessun elemento di novità. Gatti: "Avvieremo una campagna di assemblee per condividere con le lavoratrici e i lavoratori le iniziative a sostegno della vertenza"
Lo stabilimento di Cassino diventerà l’hub nella produzione dei SUV Premium. Questo è quanto emerso nel corso del vertice presso il Ministero delle imprese e del made in Italy tra Governo, Gruppo Stellantis e organizzazioni sindacali. La riunione era particolarmente a Cassino, soprattutto per quel che riguarda la fabbrica di Piedimonte San Germano che agli inizi del 2023, con altre uscite incentivate, è scesa al di sotto dei 3.000 dipendenti (tra operai e impiegati). Ieri mattina, infatti, due pullman organizzati dalla Fiom-Cgil sono partiti da Cassino alla volta della Capitale. Gli operai delle aziende dell’indotto Stellantis di Cassino hanno partecipato numerosi al sit-in che si è tenuto sotto al Ministero mentre era in corso la riunione.
Al termine della riunione i sindacati hanno relazionato su quanto deciso. In merito alle comunicazioni fornite dai vertici Stellantis per quel che riguarda Cassino, la Fim-Cisl ha espresso un cauto ottimismo. Spiega il responsabile automotive del sindacato Fernando Uliano agli operai: “L’incontro ha segnato dei passi in avanti sulla fase di implementazione per gli impegni assunti nel corso del 2022 da parte del Gruppo Stellantis su alcuni stabilimenti italiani. A Cassino è partita la produzione del Grecale Maserati che sarà completato con la versione elettrica “Folgore” e inoltre entro l’anno in corso, come annunciato, si procederà al rinnovamento delle Alfa Romeo. Lo stabilimento di Cassino diventerà l’hub nella produzione dei SUV Premium.
Questa è una comunicazione particolarmente importante per lo stabilimento laziale, ci aspettiamo abbia una sua concretizzazione nei prossimi mesi con nuove assegnazioni. Per la Fim è stato un primo incontro positivo con il nuovo Governo, un'occasione per verificare lo stato di avanzamento del piano industriale del gruppo Stellantis, e un passaggio importante perché in un contesto di forte cambiamento come quello che stiamo vivendo non c'è nulla di scontato. Abbiamo quindi accolto positivamente la notizia, anche se deve ancora essere concretizzata, che lo stabilimento di Cassino, quello più in sofferenza del Gruppo in termini volumi, oltre la partita legata alla partenza della Grecale e delle due Alfa Romeo che verranno rinnovate, diventerà centrale nel segmento SUV e Premium”.
Le rassicurazioni non suffragate da investimenti concreti non sono sufficienti per la Fiom. che ha visto al tavolo anche il segretario della federazione provinciale di Frosinone e Latina Donato Gatti. Per i metalmeccanici della Cgil “l'azienda non ha portato nessun elemento di novità alle garanzie degli stabilimenti e delle attività nel nostro Paese". Spiega Michele De Palma: “È del tutto evidente, come sottolineato anche dal Ministro, che senza investimenti l'intera filiera soffre e non ha prospettive. Gli incentivi non bastano a far ripartire il settore: ci sono priorità, a partire dall'aumento del salario delle lavoratrici e dei lavoratori. L'incontro di oggi deve aprire un confronto tra azienda, sindacati e Governo per arrivare ad un accordo condiviso su tre punti: produzione, occupazione e salario. Con questo obiettivo nei prossimi giorni la Fiom avvierà una campagna di assemblee per condividere con le lavoratrici e i lavoratori le iniziative a sostegno della vertenza”.
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