CRONACA - Una serata alquanto movimentata nell'istituto penitenziario di via Sferracavalli. Il monito della Fns Cisl Lazio e del presidente del consiglio provinciale Gianluca Quadrini
Da quando apprendiamo verso le ore 20 di ieri sera alcuni detenuti , pare inscenando un impiccamento, hanno creato disordine in sezione ed addirittura prelevando al personale di polizia penitenziaria alcune chiavi del reparto dove erano ubicati.
Solo dopo l'intervento di vari unità - compreso quelli del nucleo provinciale traduzioni di Frosinone- e l'intervento del Direttore in missione , dopo le ore 21 circa, non riuscendo i detenuti nel loro intendo - la calma è ritornata in tale istituto.
Per la Fns Cisl Lazio vi è necessità non solo che gli autori di tale eventi critici siano trasferiti in altro luogo- come avvenuto da quando apprendiamo- ma occorre applicare loro quanto previsto dall'art. 32 del DPR 230/200 - in sezioni dedicate e chiuse -perché solo cosi si può risolvere tale questione.
La Fns Cisl Lazio espime gratitudine al personale tutto intervenuto ed al personale coinvolto- alcuni hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche .
Per la Fns Cisl Lazio comunque occorre compensare la forte carenza di organico- presente in tutta la provincia di Frosinone- come registriamo negli Istituti della CR Paliano - CC Frosinone e CC Cassino, è necessario intervenire sull’organizzazione del servizio all’interno degli istituti e mettere mano alle norme relative all’Ordinamento Penitenziario ed al codice penale. È opportuno e necessario provvedere alla carenza degli organici ed evere ausili tecnologici per migliorare il servizio del personale .
LA NOTA DI QUADRINI
“L’inaccettabile fatto accaduto nel penitenziario di Cassino è la conseguenza alla mancanza di personale. Una situazione che tende a farsi sempre più problematica.” E’ quanto denuncia il Presidente del Consiglio Provinciale e Delegato alle Politiche della Sicurezza Anci Lazio, Gianluca Quadrini, a seguito del finto suicidio e tentata fuga da parte di tre egiziani detenuti nel penitenziario San Domenico di Cassino. “Purtroppo episodi come questi iniziano ad essere all’ordine del giorno e queste strutture ma soprattutto gli agenti della polizia penitenziaria vivono momenti di grosse difficoltà.
Non è la prima volta che intervengo sull’argomento ritenendo indispensabile un’azione capillare sul sistema delle carceri, che risultano essere profondamente disorganizzate. Continuo a sollecitare le istituzioni a prendere seriamente la questione perché ci sono persone che, per la sicurezza di noi cittadini e nonostante la criticità delle risorse a disposizione, rischiano la propria vita ogni giorno ed hanno tutto il diritto di lavorare in situazione consone all’ambiente.
Per questo continuo a ripetere che bisogna intervenire urgentemente attraverso maggiori risorse economiche ed investimenti sufficienti a tutelare gli agenti di polizia penitenziaria, a potenziare l’organico, lo spazio penitenziario e la manutenzione delle strutture. Se volgiamo essere un paese sicuro, nel quale regna disciplina e rispetto delle regole dobbiamo essere noi istituzioni i primi a creare le condizioni per fare in modo che ciò accada.”
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