CRONACA - Il Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis lo ricorda così: "Un uomo concreto, risoluto, che negli anni ha dato tanto al territorio della provincia di Frosinone e non solo, proseguendo con solerzia il lavoro iniziato dal cavalier Benito"
Sono profondamente addolorato per la morte di Curzio Stirpe, a capo dell’impresa di costruzioni che porta il nome del padre Benito e presidente della sezione “Progettazione Materiali e Impianti” di Unindustria.
Un uomo concreto, risoluto, che negli anni ha dato tanto al territorio della provincia di Frosinone e non solo, proseguendo con solerzia il lavoro iniziato dal cavalier Benito.
Insieme a suo fratello Maurizio, vicepresidente di Confindustria, ha rappresentato al meglio una classe imprenditoriale che con capacità, spirito di iniziativa e profonda intelligenza ha segnato in positivo le sorti di un intero territorio, offrendo lavoro a migliaia di persone e arricchendo negli anni lo stesso, con una visione globale dell’impresa ma sempre rimanendo saldamente incollato alle sue origini, dunque alla provincia di Frosinone.
Mancherà a tutti il suo acume e il suo spirito pragmatico. A me mancherà un amico. Un caro amico che stimavo moltissimo e con cui mi sono spesso confrontato su tanti argomenti. Dal ruolo dell’industria nell’economia ciociara e del nostro Paese e fino al calcio, con le molte soddisfazioni che il Frosinone della famiglia Stirpe ha dato in questi anni e sta dando alla città capoluogo e all’intera provincia.
A suo fratello Maurizio, alla sorella Patrizia, alla moglie Lucia e alle figlie Alessandra, Annalisa e Benedetta, le mie condoglianze personali, del consiglio di amministrazione e dei dipendenti del Consorzio Industriale del Lazio.
Così il presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis
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