RUBRICHE - Secondo gli esperti, tale applicazione raccoglierebbe dati quali la nostra cronologia, la posizione, i nostri contatti e i nostri acquisti. In Italia e nel resto d'Europa, infatti, ancora vietata
di Angelo Franchitto
In questi giorni, il lancio della nuova app Threads si è rivelato un successo. Lo dimostrano i 7 milioni di nuovi iscritti al social registrati in poche ore. E pensare che l'app Threads di Mark Zuckerberg non si può ancora scaricare in Italia e nel resto d'Europa. Certamente, l'euforia intorno alla nuova applicazione è legata anche alla delusione degli utenti per la gestione di Twitter dopo essere stato acquistato da Elon Musk. Così, tutti sono pronti a dare una possibilità a Threads. Ma, in Europa, ancora non è possibile iscriversi. Questo perché l’app satellite di Meta non è ancora disponibile al download. Al momento possiamo trovare Threads sugli store Apple e Android, disponibile al download, in oltre 100 Paesi, ma non nel vecchio continente. Il motivo dietro questa decisione è complesso.
Di sicuro sappiamo che per le nuove regole sulla privacy dell’Unione europea, Threads manca dei requisiti necessari per funzionare anche da noi. Secondo gli esperti, Threads raccoglierebbe dati quali la nostra cronologia, la posizione, i nostri contatti e i nostri acquisti. È quindi fondamentale che il social rispetti i parametri di privacy e sicurezza imposti dal Garante europeo. Ma, sarà compito del gruppo Meta adeguare Threads al regolamento per la protezione dei dati personali degli utenti.
In particolare, i giovani hanno il diritto di utilizzare i social network e vivere esperienze online possibili che questi possono offrire. Ugualmente, la sicurezza delle ragazze e dei ragazzi viene celebrata ogni anno, a febbraio, dall'UE per sensibilizzare su quanto gli sforzi collettivi incidono per migliorare Internet in futuro. La prima cosa è essere consapevoli dei rischi che si corrono navigando online e sapere cosa si può fare a riguardo. Infine, volendo parlare più in generale di tutela dei giovani sui social possiamo dire che, in Italia l’età minima per iscriversi a un social network è di 14 anni.
A livello legislativo, lo prevede l’articolo 2-quinquies del decreto legislativo 101 del 2018. Si tratta di una legge nazionale che si rifà al regolamento Ue sulla tutela dei dati personali, o Gdpr, al quale fanno riferimento tutte le condizioni di utilizzo dei principali social network, e che al momento non consentono l'approdo di Threads da noi. Inoltre, per chi ha meno di 14 anni è consentita l’iscrizione ai vari social, ma a condizione che ci sia il consenso dei genitori. Questo è un messaggio importante per ricordare che la legge da sola non è sufficiente, i genitori hanno sempre una grande importanza nella crescita dei propri figli, e nella loro formazione come cittadini responsabili di questo mondo sempre più globalizzato e informatizzato.
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