ECONOMIA - Il terzo trimestre dello stabilimento ciociaro si chiude con un calo del 7,7% rispetto al 30 settembre 2022: stamane annunciato il fermo per alcuni reparti, martedì prossimo il sit-in dei Cub contro i licenziamenti. E domani a Cassino per parlare di automotive arriva il leader di Azione ed ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda
Il Suv della Maserati non è sufficiente a riportare il segno “più” in termini di produzioni allo stabilimento Stellantis di Cassino: il terzo trimestre del 2023 si chiude con un calo 7,7% rispetto al 30 settembre dello scorso anno. Il sito ciociaro è quello che fa peggio nella galassia degli stabilimenti italiani di Fca: il gruppo chiude infatti il trimestre con un incremento del 10,1%. A fornire i numeri è stata ieri mattina la Fim-Cisl in un’apposita conferenza stampa: al 30 settembre del 2022 lo stabilimento di Cassino aveva sfornato oltre 40.000 vetture, quest’anno si ferma a 37.580: rispetto al pre covid, ovvero al 30 settembre 2019, il calo supera anche il 10%.
Il segretario nazionale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano non ha nascosto le preoccupazioni per la fabbrica ai piedi dell’abbazia ed ha spiegato. “Le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono maggiori rispetto all’attuale produzione. Nel 2017 con i lanci produttivi di Stelvio e Giulia e la produzione di Giulietta, nel 3° trimestre aveva raggiunto le 100 mila unità, con una base occupazionale superiore di 1.200 occupati in più”. Dall’inizio dell’anno sono stati circa 40 i giorni di fermo produttivo, che hanno riguardato la fase di fine e inizio anno, giorni che si sono resi necessari per l’unificazione della verniciatura e lastratura, e di qualche giorno di fermo produttivo per mancanza di materiali. Sono circa 60 i lavoratori in “solidarietà”, per la Fim-Cisl ci sono adesso “le condizioni per interrompere l’ammortizzatore sociale”.
Il leader della Fim-Cisl guarda infatti anche il bicchiere mezzo pieno: “L’attuale produzione è caratterizzata dai volumi della nuova Maserati Grecale con 13.500 unità, pari a circa il 36% delle produzioni, e il restante è rappresentato dalle due Alfa Romeo Stelvio e Giulia Lo stabilimento sta producendo già la versione full elettrica della Maserati Grecale Bev e con la presenza di una piattaforma premium con motorizzazione elettrica, un’opportunità per il futuro sviluppo anche sui modelli Alfa Romeo. L’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Stla large bev, rappresenta certamente una prospettiva positiva per il futuro dello stabilimento, ora - conclude Uliano - è indispensabile l’allocazione in tempi brevi di altri modelli premium che vadano ad affiancare le produzioni di Maserati Grecale e delle due Alfa Romeo. Per questi ultimi modelli bisogna procedere ad un forte ammodernamento e rilancio”.
C’è preoccupazione a Cassino per quello che sarà il futuro dello stabilimento. A parlare di automotive e di Stellantis arriverà domani anche il leader di Azione Carlo Calenda, già ministro dello Sviluppo Economico: l’incontro è previsto alle 17.30 nella sala Restagno del Comune di Cassino. Martedì prossimo, invece, i riflettori saranno puntati in viale Umberto Agnelli, dinanzi i cancelli dello stabilimento: la FlmU-Cub ha annunciato un sit-in di protesta per tre licenziamenti disciplinari che si sono verificati di recente in fabbrica. Intanto stamane la dirigenza aziendale ha comunicato che domani, venerdì 13 ottobre, ci sarà un fermo produttivo per le seguenti unità: lastratura, verniciatura e verniciatura paraurti. Il montaggio lavorerà regolarmente.
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