Cultura - Si è discusso dell'importanza del lavoro come strumento di rieducazione per i detenuti. Un progetto di grande rilevanza sociale, con l'obiettivo di collegare il mondo accademico con quello penitenziario, e che rientra nell'European Reasearcher's Night nei Poli Universitari Penitenziari
Giovedì 26 Settembre il Palazzo della Cultura di Cassino ha ospitato l'evento "Esco a lavorare". Un progetto di grande rilevanza sociale, con l'obiettivo di collegare il mondo accademico con quello penitenziario, e che rientra nell'European Reasearcher's Night nei Poli Universitari Penitenziari.
Un'occasione per parlare dell'importanza del lavoro come strumento di rieducazione per i detenuti. Il convegno, coordinato dal professor Alessandro Silvestri, responsabile scientifico di Cassino per il progetto LEAF per l'Associazione Frascati Scienza. Insieme a lui, a moderare la tavola rotonda è la professoressa Sarah Grieco, impegnata nella ricerca in ambito vulnerabilità e detenzione e motore di molti dei progetti penitenziari per Unicas.
All'incontro erano presenti il sindaco, Enzo Salera, e l'assessore alla cultura Gabriella Vacca. Mentre, in collegamento video, sono intervenuti il Garante regionale, Stefano Anastasia, e la direttrice reggente del carcere di Cassino, Maria Antonietta Lauria. Sempre in collegamento video sono stati coinvolti anche i detenuti della casa circondariale di Frosinone, e gli studenti delle scuole superiori di Cassino che hanno ascoltato le esperienze degli imprenditori che sono intervenuti e che hanno evidenziato nei loro interventi come, nonostante la normativa garantisca il diritto al lavoro per i detenuti, nella pratica solo una minoranza riesce ad usufruirne.
L'obiettivo di questo convegno è proprio quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sottolineando il ruolo cruciale della ricerca e del lavoro nella rieducazione dei detenuti, promuovendo un approccio più inclusivo e orientato al futuro.
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