Cronaca - L'avvocato nella difesa del suo cliente aveva contestato la somma richiesta da una banca per l’importo di 53.000 euro oltre interessi in virtù di finanziamento. Il Giudice ha confermato che non era possibile verificare la corretta formazione del credito
Il Tribunale di Cassino ha accolto l’opposizione al decreto ingiuntivo proposta da un cliente di Cassino difeso dall’Avv. Gabriele Picano il quale aveva contestato la somma richiesta da una Banca per l’importo di Euro 53.000 oltre interessi in virtù di finanziamento.
L’avv. Picano aveva eccepito la prova certa concernente l’esattezza e la debenza degli importi richiesti a titolo di capitale ed interessi. Infatti non venivano allegati da controparte le modalità di formazione del credito e gli elementi da cui desumere le somme richieste, ivi compresa la specifica indicazione delle rate insolute.
Il Giudice nella motivazione confermava che non era possibile verificare la corretta formazione del credito e pertanto non era possibile accogliere nemmeno la quota a titolo di capitale. L’avv. Gabriele Picano si è dichiarato soddisfatto dell’esito della sentenza del Tribunale di Cassino.
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