Urso, ultimatum a Stellantis: "Presenti il piano entro il 16 dicembre"

Economia - Il ministro dello Sviluppo Economico manda un chiaro avviso al gruppo automobilistico, che ha meno di un mese per rispondere: "Ci faccia sapere di quanto ha bisogno per salvaguardare i posti di lavoro in Italia, e soprattutto quantificare i costi di questa scellerata transizione energetica dall'endotermico all'elettrico". La Fim-Cisl: "Non più rinviabile un tavolo a Palazzo Chigi"

Urso, ultimatum a Stellantis: "Presenti il piano entro il 16 dicembre"
di Salvatore Trupiano - Pubblicato: 20-11-2024 17:39 - Tempo di lettura 2 minuti

"Entro il prossimo 16 dicembre, Stellantis dovrà presentare a questo ministero il Piano Italia". Lo ha dichiarato oggi pomeriggio il ministro per le Attività Produttive e il Made in Italy, Adolfo Urso nel corso del question time alla Camera. Stellantis - ha aggiunto il Ministro rispondendo alla domanda di un deputato dei Verdi - "ci faccia sapere di quanto ha bisogno per salvaguardare i posti di lavoro in Italia, e soprattutto quantificare i costi di questa scellerata transizione energetica dall'endotermico all'elettrico".

"Entro il 2025  -ha aggiunto Urso  -abbiamo intenzione di raggiungere la cifra di 640 milioni di euro che destineremo interamente a sviluppare la filiera della componentistica che accompagnerà la  transizione energetica". Inoltre, ha continuato il ministro - ho firmato un decreto per 500 milioni di euro, con lo scopo di favorire i contratti di sviluppo destinati alle filiere strategiche e quindi all'automotive, per un totale di investimenti di 1,1 miliardi di euro. È impegno di questo governo, non lasciare indietro nessuno". C'è comunque da registrare il preoccupante dato che, negli ultimi 10 anni il settore auto in Italia ha perso 8mila posti di lavoro.

Tempo scadutoa anche per i sindacati. Il segretario nazionale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano mette in guardia: "Dopo l’incontro avuto giovedì scorso al MIMIT, riteniamo che non sia più rinviabile la necessità di avere un tavolo presso la Presidenza del Consiglio con i vertici aziendali ai massimi livelli. Se questo non dovesse avvenire, siamo costretti ad auto-convocarci con i lavoratori del settore presso Palazzo Chigi.

La situazione, come abbiamo ripetuto al MIMIT e come da tempo stiamo denunciando, ora sta precipitando: abbiamo oltre 25 mila lavoratori che rischiano già a inizio anno, di essere licenziati a causa del mancato rifinanziamento degli ammortizzatori. Vista la situazione del settore, evidente anche dagli ultimi dati sulle vendite, si fa sempre più preoccupante. Sono a rischio di chiusura interi impianti industriali nel nostro Paese e di molte aziende del settore della componentistica auto legate al motore endotermico, collegate a Stellantis o dipendenti in gran parte dalla Germania, dove già sono state annunciate le chiusure di tre impianti".





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