Stellantis, la protesta non si ferma. Operai disperati e pronti a tutto

Economia - Le tute blu invocano un intervento concreto della classe politica: "Della vostra solidarietà non ci interessa nulla, per quella c'è la famiglia, vi abbiamo dovuto trascinare qui davanti ai cancelli della fabbrica: ora parlate con l'azienda, servono fatti concreti". In prima linea Gennaro D'Avino della Uilm: "I vertici dello stabilimento sono nelle condizioni di decidere, questi lavoratori stanno cercando di salvare  i propri figli e le loro famiglie"

Stellantis, la protesta non si ferma. Operai disperati e pronti a tutto
di Redazione - Pubblicato: 26-11-2024 11:40 - Tempo di lettura 2 minuti

"Questa non è una partita che si può vincere, perdere o pareggiare. Questa è una guerra: la dobbiamo solo vincere, altrimenti, qui, tutti morti!". La disperazione degli operai Stellantis e delle fabbriche dell’indotto aumenta sempre di più e la situazione si fa sempre più preoccupante. Ieri mattina, dinanzi ai cancelli della fabbrica di viale Umberto Agnelli, non sono mancati momenti di tensione durante la Consulta dei sindaci che si è svolta proprio nel piazzale di fronte lo stabilimento. Oltre al presidente della Consulta Enzo Salera, sindaco di Cassino, hanno presenziato molti amministratori del cassinate, tutti in fascia tricolore. Presente, in rappresentanza della provincia di Frosinone, anche il presidente del Consiglio Gianluca Quadrini.

“Diteci dove andare a bussare e noi andiamo” ha detto Quadrini ai tanti operai e ai sindacalisti presenti. Ed è stato in quel momento, quando Gianluca Quadrino ha espresso solidarietà ai lavoratori, che è scoccata la scintilla che ha infiammato gli animi. Un lavoratore si è impossessato del microfono e avvicinandosi ai sindaci ha detto: “Non mi interessa nulla della vostra vicinanza, la solidarietà me la dà mia moglie e la mia famiglia. Voi vi dovete sporcare le mani, come lo stiamo facendo noi. Quando andrete dal Prefetto - dice rivolgendosi ai sindaci - dovete far emergere il livello di esasperazione che abbiamo. Questa è una guerra, la dobbiamo solo vincere: è chiaro questo? Oggi vi abbiamo dovuto quasi pregare per farvi venire qui, abbiamo convocato noi questa riunione”.

A quel punto prende la parola il sindaco Enzo Salera: “Basta con le sceneggiate, questo non è vero, la riunione l’abbiamo convocata noi e dividerci non giova a nessuno”. A riportare la calma ci prova il segretario provinciale della Uilm Gennaro D’Avino che ai sindaci spiega: “Noi siamo qui in protesta da una settimana, chi parla è un operaio che sta perdendo il lavoro, la disperazione è totale, la prima porta alla quale bussare è quella della dirigenza Stellantis di Cassino”.

Quasi in tempo reale il sindaco di Cassino e il collega di Piedimonte si attivano per chiedere un incontro, anche se il presidente della Consulta si dice scettico a tal proposito: “Le scelte non vengono decise dal direttore di stabilimento, quindi non credo possa essere utile ma se gli operai ce lo chiedono lo facciamo, siamo a loro disposizione. Proprio per questo dobbiamo evitare la contrapposizione tra sindaci e operai perché questo non può far altro che nuocere agli operai stessi”.

E poi sempre il sindaco di Cassino, presidente della Consulta dei sindaci del cassinate, annuncia che il caso Stellantis oggi finirà all’attenzione del G7 dei ministri degli esteri riuniti ad Anagni. “Parteciperemo al summit e certamente faremo presente la grave difficoltà che stanno vivendo gli operai dello stabilimento di Piedimonte San Germano.

Domani, invece, la vertenza di Stellantis e delle fabbriche dell’indotto sarà attenzionata dal prefetto Liguori. Lo ha reso noto il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, che agli operai ha detto: “Il prefetto ci ha fissato l’incontro alle ore 11.30 di mercoledì e rappresenteremo quello che oggi è emerso qui davanti ai cancelli”. 

Per i sindacati il bicchiere è ancora mezzo vuoto. “Oggi c’è stata un’importante presa di posizione per far capire il disagio che si sta attraversando” dice Gennaro D’Avino della Uilm, che poi aggiunge: "Sono ormai 6 giorni di sciopero, come Uilm viviamo da vicino la situazione di questi lavoratori. Avere il supporto dei sindaci, della provincia e della regione significa avvalorare e dare maggiore risalto alla nostra protesta e sensibilizzare sempre di più.

Ribadiamo che lo stabilimento è nelle condizioni di decidere, come già successo, la responsabilità sociale appartiene alla loro azienda. Abbiamo un territorio da difendere, abbiamo chiesto alla Consulta un appoggio concreto che non è stato negato, anzi abbiamo trovato piena disponibilità. Ricordando che i lavoratori non protestano per un centesimo in più, ma stanno cercando di salvare  i propri figli e le loro famiglie. Dobbiamo  creare insieme alle istituzioni un contesto favorevole in cui ci sia un tavolo di lavoro fatto  confronto per salvare questi lavoratori. Lo sciopero e la protesta continuan"o.

Per Andrea Di Traglia della Fiom-Cgil è necessario dare “continuità a questi lavoratori dei servizi dal momento che Stellantis dal 2025 ha in programma di fare altre produzione a Cassino”. Il timore, come spiega Francesco Giangrande, è che “i servizi esterni vengano gestiti tutti da una società francese, la Trigò, con lavoro a chiamata”.


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