Politica - La già candidata a sindaco va all'attacco: "Aspettiamo ancora il possibile finanziamento di un fantomatico progetto, di cui non si conoscono nemmeno i termini, per riuscire ad attrarre possibili visitatori e pellegrini in città"
Cassino non è una città che può vivere di espedienti, serve un Piano Strategico per il Turismo in cui delineare innanzitutto lo stato attuale e progettare, insieme agli steckholders del territorio, un’offerta adeguata alle esigenze di una città dove il settore turistico deve rappresentare un volano per la ricchezza del territorio. Perché Cassino come destinazione turistica, per la sua storia, per le caratteristiche del suo territorio e per l’importanza della sua cultura millenaria che è stata faro di tutta l’Europa grazie a Montecassino, deve dotarsi una volta per tutte di sistemi e strumenti di lavoro che possono garantire ospitalità, sostenibilità e concetti d’avanguardia per accogliere turisti e visitatori da tutto il mondo.
Non è soltanto “certificazioni” eclatanti che il turismo può dare un impulso definitivo all’economia. È il “sistema” che deve essere totalmente ideato e programmato. Magari anche attraverso la promozione e la riattivazione delle attività inerenti il turismo scolastico sia a livello regionale che attraverso gli scambi culturali con le città gemellate. Inoltre la comunicazione dei grandi eventi culturali non può essere limitata al territorio ma, deve, attraverso un dettagliato piano, prevedere azioni di engagement a livello sia nazionale che internazionale. C’è da intensificare, sempre sotto gli aspetti organizzativi e comunicativi l’efficace relazione tra lo sport e il turismo, visto anche il grande lavoro che il Centro Universitario Sportivo porta avanti ormai da anni.
Poi ci sono i rapporti con i tour operator, con i parchi tematici e gli enti del cassinate da alimentare o addirittura da imbastire. Non bastano, e lo stato attuale ne è la conferma, i finanziamenti a pioggia, buoni magari per generare un sistema clientelare, ma non di certo per porre le basi ad uno sviluppo territoriale legato al settore turistico. L’ideazione di un’offerta turistica integrata per il Giubileo della Chiesa Cattolica, che abbiamo più volte sollecitato, poteva servire come base di confronto tra il Comune e i principali attori del settore per poi arrivare alla stesura delle linee programmatiche del Piano Strategico per il Turismo. Ma ovviamente un’idea seppur meritevole di attenzione proposta da un’avversario politico, per la forma mentis del sindaco Salera non può essere presa in considerazione.
Così, ora, a Giubileo ormai iniziato, aspettiamo ancora il possibile finanziamento di un fantomatico progetto, di cui non si conoscono nemmeno i termini, per riuscire ad attrarre possibili visitatori e pellegrini a Cassino. Spero che almeno sulla elaborazione delle linee programmatiche del Piano Strategico per il Turismo questa l’amministrazione comunale ci ascolti. Altrimenti avremmo perso altri cinque anni senza sfruttare il grande potenziale che ci offrono la nostra storia e la nostra cultura millenaria. Paola Polidoro - Jammi Cassino
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