De Vizia, la telenovela continua: ennesima fumata nera al Mimit

Economia - Il dramma dei lavoratori senza fine. Il segretario della Uilm Gennaro D'Avino: "Questa attesa sta diventando un'agonia, speriamo che questo tempo ottenuto possa essere utile sia a De Vizia che a Stellantis per trovare una soluzione"

De Vizia, la telenovela continua: ennesima fumata nera al Mimit
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 09-01-2025 15:22 - Tempo di lettura 2 minuti

Ancora nessuna svolta nel caso De Vizia. Il tavolo tecnico di oggi al Ministero dello Sviluppo Economico si è concluso senza un accordo, lasciando i 32 lavoratori dell'azienda appaltatrice di Stellantis nel limbo. La proposta di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, avanzata dal Ministero, non ha trovato l'approvazione dei sindacati, che continuano a chiedere soluzioni più concrete per salvaguardare i posti di lavoro.

L'unica concessione ottenuta è stata la proroga della procedura di licenziamento al 31 gennaio. Entro questa data le parti si incontreranno nuovamente nel tentativo di trovare una soluzione condivisa. In caso di fallimento, dal 1 febbraio scatteranno i licenziamenti. "Non ci arrenderemo" ha dichiarato Gennaro D'Avino, segretario provinciale della Uilm. "Continueremo a lottare per difendere i diritti di questi lavoratori e per trovare una soluzione che garantisca la loro occupazione".

La situazione resta dunque molto delicata. I lavoratori di De Vizia vivono un momento di grande incertezza e preoccupazione per il loro futuro. Il segretario provinciale della Uilm Gennaro D'Avino è determinato: "C'è bisogno che sia De Vizia che Stellantis abbiano le capacità di trovare le possibilità di ricollocare questi lavoratori. Per noi quelle attività devono rimanere in essere, quei lavoratori servono allo stabilimento e anche De Vizia deve fare uno sforzo per capire quali sono le condizioni da mettere in campo".

"Crediamo che entro fine mese  - conclude D'Avino - si possa trovare una soluzione, non può continuare questa telenovela all'infinito. Stellantis non può pensare di internalizzare il servizio delle pulizie, dal 21 gennaio quando riapre lo stabilimento c'è bisogno di questi lavoratori. Chiaramente, ad oggi, non c'è vittoria e ancora non è stato raggiunto l'obiettivo".





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