Unicas, adesso Cassino punta su Scienze Infermieristiche

Scuola e Università - Il rettore dell'Università di Cassino, Marco Dell'Isola, nel consueto incontro con i direttori dei dipartimenti dell' ateneo, ha annunciato novità importanti. Non si esclude neanche l'ipotesi, ventilata ormai da decenni, di istituire all'ombra dell'abbazia la facoltà di Medicina

Unicas, adesso Cassino punta su Scienze Infermieristiche
di Salvatore Trupiano - Pubblicato: 10-01-2025 13:06 - Tempo di lettura 2 minuti

Il rettore dell'Università di Cassino, Marco Dell'Isola, nel consueto incontro con i direttori dei dipartimenti del "suo" ateneo, ha annunciato novità importanti, sia per l'Istituzione accademica sia per il territorio: l'Università della Città Martire avrà molto probabilmente una nuova facoltà di Medicina e chirurgia, o, come si suol dire, in subordine, una facoltà di scienze Infermieristiche. La decisione del Magnifico, scaturisce dalla mossa che l'Università Link Campus di Roma sta provando a fare a Frosinone.

L'ateneo romano, infatti, è deciso ad aprire una facoltà di Medicina nel capoluogo e stando a quanto dichiarato da un funzionario della Link stessa, "l'iter istitutivo è stato avviato già da un po' di tempo". La contromossa di Dell'Isola non si è fatta attendere, e l'ingegnere si è messo a tavolino per arginare quella che potrebbe diventare un'emorragia di studenti a favore della, per ora ipotetica, nuova facoltà di medicina a Frosinone, contando anche sulla decisione del governo di abolire i test d'ingresso e rendere la facoltà aperta quasi a tutti.  Dicevamo della contromossa. Il rettore non è rimasto a guardare, si è rimboccato le maniche, e sta studiando il da farsi. Il dilemma è: una facoltà di medicina o una facoltà di scienze infermieristiche a Cassino?

La comunità accademica sembra orientata più verso scienze infermieristiche, una eventuale facoltà di medicina sarebbe un impegno gravoso che, coinvolgerebbe anche economicamente il territorio ad oggi svenato dalle vicende di Stellantis e della crisi dell'automotive in generale. C'è anche un problema politico che, ovviamente Dell'Isola si guarda bene dal citare, e riguarda la leadership: l'istituzione di una facoltà di medicina porterebbe a Cassino molti medici, categoria per tradizione poco consona a prendere ordini, figuriamoci a prenderli da ingegneri o umanisti.

Ed allora c'è il piano B che piace al Magnifico e anche ai suoi direttori, quello dell'istituzione di scienze infermieristiche. Una facoltà che forgerebbe una categoria fondamentale per la Medicina moderna, non sarebbe per nulla disonorevole, anzi al contrario: porterebbe nella Città Martire, una ventata di freschezza, avrebbe meno costi, e soprattutto porterebbe finalmente il Santa Scolastica al centro dell'attenzione regionale con ricadute importantissime e positive per tutto il cassinate e per gli utenti.

L'ottima idea di Marco Dell'Isola in realtà, non è una novità in senso assoluto. Sul finire degli anni 90 infatti, ci provò Luigi Peluso Cassese allora direttore generale dell'ateneo cassinate, ad istituire un presidio medico scientifico in città che, avrebbe fatto da apri pista ad una facoltà di medicina. Ma Peluso Cassese non era un accademico, e la sua idea fu affondata proprio dagli accademici che, poco sopportavano quella che ritenevano una vera invasione di campo da parte di Cassese.  Ora ci riprova Dell'Isola, e prendendo in prestito una celebre frase del grande attore Nino Manfredi non possiamo augurarci che "fuss ca fuss la vota bona..." 





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