Cultura - Ricorre quest’anno l’80° anniversario di quel 27 gennaio 1945, quando truppe sovietiche entrarono nel campo di Auschwitz, dove l’uomo si macchiò della più orrenda delle barbarie e di atrocità immani. Il monito di Salera: “Commemoriamo quel momento ma soprattutto celebriamo quella liberazione”
Presenti assessori e molti consiglieri comunali, tra cui la presidente Barbara Di Rollo, questa mattina, nel solco delle celebrazioni della “Giornata della Memoria” il sindaco, Enzo Salera, ha deposto un fascio di fiori sul cippo marmoreo dedicato a Primo Levi e alle vittime della Shoah nel Giardino della Memoria di piazza Marconi.
Presenti altresì rappresentanti studentesche dell’istituto tecnico “Medaglia d’Oro”, dei licei “Carducci” e “Varrone”, le associazioni combattentistiche e d’Arma, il comandante della Compagnia dei Carabinieri, colonnello Anastasia con il comandante di stazione Fraioli, il colonnello Papale del Gruppo Guardia di Finanza, l’ispettore superiore della sottosezione della Polizia stradale, Guido Parisi.
La cerimonia, patrocinata dal Comune, è stata organizzata dal locale “Centro Anne Frank” di cui è direttore il prof. Giuseppe Troiano. Il parroco don Benedetto Minchella ha letto una poesia di Papa Francesco dedicata alla pace e impartito la benedizione.
Nel suo breve ma partecipato, sentito intervento, il sindaco Salera, rivolto soprattutto agli studenti ha rimarcato l’importanza di tener viva la Memoria. “ Tener viva la Memoria – ha detto - è un dovere nei confronti delle vittime di un momento buio della nostra storia; ma è anche un dovere verso voi, giovani generazioni, che dovete conoscere, essere sensibilizzati, educati alla cultura della pace attraverso la conoscenza”.
Il sindaco ha poi ricordato il dramma della Striscia di Gaza “dove ragazzi come voi – ha aggiunto - per andare a scuola, cosa che dovrebbe rientrare nelle cose normali, devono invece sfidare le bombe, vivere un dramma simile a quello di più di ottanta anni fa nella nostra terra, nella nostra Europa, nella nostra città.
Ricorre quest’anno l’80° anniversario di quel 27 gennaio 1945, quando truppe sovietiche entrarono nel campo di Auschwitz, ove l’uomo si macchiò della più orrenda delle barbarie e di atrocità immani. “Commemoriamo quel momento ma soprattutto celebriamo quella liberazione”, ha detto Salera.
Salera ha poi comunicato che nella stessa mattinata, in Prefettura, sarebbero state consegnate medaglie a cittadini della provincia sopravvissuti ai campi di concentramento. Tra questi anche uno di Cassino, militare a quel tempo, fatto prigioniero e inviato ai lavori forzati in un campo di concentramento in Germania.
“Questo nostro concittadino ha scritto un diario, ma solo a distanza di 40 anni – ha detto il primo cittadino - Noi come amministrazione ci impegniamo a pubblicare. Voi giovani avete il compito di continuare a tramandare la storia di questa persona che, come tante altre, per anni non hanno voluto raccontare la personale, assai triste loro esperienza che li aveva segnati: un silenzio, quasi volessero cancellare il ricordo”.
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