Scuola e Università - Sono soddisfatti la preside Teresa Orlando, tutto il collegio dei docenti e tutto il personale, che vedono premiato un modo di fare scuola, che sa mettere insieme una didattica al passo con la moderna pedagogia
Al Liceo Varrone di Cassino superata la quota dei 200 iscritti.
A settembre, dunque, oltre duecento studenti di Cassino, del Cassinate e del Frusinate, ma moltissimi anche delle zone limitrofe, delle province di Latina, Caserta e Isernia, entreranno a far parte del Liceo Varrone, nei suoi vari indirizzi: il Liceo Linguistico, dove è possibile studiare quattro lingue, inglese, francese, spagnolo e tedesco, il Liceo delle Scienze Umane, il Liceo del Made in Italy e il Liceo Economico-Sociale.
Sono soddisfatti la preside Teresa Orlando, tutto il collegio dei docenti e tutto il personale, che vedono premiato un modo di fare scuola, che sa mettere insieme una didattica al passo con la moderna pedagogia. Tante le iniziative in grado di offrire ogni giorno agli studenti e alle studentesse delle opportunità, come la partecipazione a concorsi culturali, i viaggi d’istruzione in Italia, in Europa e in America, gli stage linguistici e le visite guidate per approfondire le discipline studiate.
Tutto questo grazie alla capacità di intercettare fondi europei e ministeriali, in un ambiente quotidiano sereno, dove gli studenti fanno lezione, un rinnovato auditorium e per i momenti di relax e di pausa per personale scolastico e alunni, un bellissimo bar all'interno della scuola.
“L’ultima, ma non ultima - spiega la dirigente scolastica Teresa Orlando - sperimentazione didattico pedagogica intrapresa dal Liceo Varrone in favore degli studenti e delle loro famiglie è il “Book in progress”. Dopo i libri gratuiti di quattro anni fa e i tablet dati agli studenti negli ultimi tre anni per l'avviamento ad una didattica digitale, ora arriva questa nuova interessante iniziativa: il progetto con cui alcuni libri di testo vengono surrogati da dispense prodotte dagli stessi professori della scuola, dispense stampate e rilegate nello stesso istituto e date gratuitamente agli studenti.
Il nuovo metodo per abbattere il caro libri è, in realtà, quello che molti alunni ritroveranno poi all’università, vale a dire gli appunti forniti dagli stessi professori che hanno poi il compito di tenere le lezioni e valutare gli studenti”.
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