Cronaca - Il Procuratore generale ha chiesto l'accoglimento del ricorso evidenziando la carenza di motivazioni sulla presenza di Serena Mollicone nella caserma dei Carabinieri
Colpo di scena nel caso di Serena Mollicone. Il Procuratore generale della Cassazione ha chiesto l'accoglimento del ricorso, ritenendolo "fondato", e ha sollecitato l'annullamento con rinvio della sentenza d'appello. La richiesta apre la strada a un nuovo processo d'appello per fare luce sulla morte della giovane di Arce.
Motivazioni mancanti e carenti
Il Pg ha motivato la sua richiesta evidenziando "l'assenza o apparenza della motivazione" in diversi aspetti della sentenza impugnata. In particolare, ha sottolineato la carenza di motivazioni sulla presenza di Serena Mollicone nella caserma dei Carabinieri, come dichiarato dal brigadiere Santino Tuzi.
Processo d'appello bis all'orizzonte
Se la Cassazione dovesse accogliere la richiesta del Pg, si aprirebbe la possibilità di un nuovo processo d'appello.
Un passo che potrebbe portare a una revisione della sentenza e a una nuova valutazione delle prove e delle testimonianze.
La vicenda Mollicone
Serena Mollicone, 18 anni, scomparve il 1° giugno 2001 e fu ritrovata morta due giorni dopo in un bosco. Le indagini e i processi che ne sono seguiti hanno portato a diverse ipotesi e colpi di scena, con l'ultima sentenza d'appello che aveva assolto gli imputati. La richiesta del Pg della Cassazione riapre ora uno spiraglio di speranza per la famiglia di Serena e per chi chiede giustizia per la sua morte.
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