Cronaca - Mentre la comunità si mobilita, resta l'angoscia per Perpetual, ricoverata e inconsapevole della morte del marito e del figlio. Il sindaco Marrocco in stretto contatto con l'Ambasciata nigeriana a Roma per rintracciare i parenti delle vittime
A Cervaro, il tempo sembra essersi fermato in un silenzio carico di dolore. La tragedia che ha strappato via improvvisamente due vite alla famiglia Inya - Cristopher Nwachi di 44 anni e il piccolo Cristopher di appena 8 anni - ha lasciato una ferita profonda nei cuori dell'intera comunità, e mentre il paese si raccoglie in un abbraccio di solidarietà, emergono dettagli che rendono ancora più struggente questa vicenda. Il sindaco Ennio Marrocco, con la voce segnata dalla commozione, segue passo dopo passo ogni sviluppo: già da mercoledì il primo cittadino è in contatto con l'Ambasciata Nigeriana a Roma per rintracciare i familiari delle vittime, cosa che fino ad oggi non è ancora riuscita.
Sui corpi del padre e del piccolo è stata disposta l'autopsia, intanto nel letto d'ospedale del San Camillo di Roma, si consuma il dramma più silenzioso. La signora Perpetual, moglie del 44enne deceduto e mamma del piccolo di 8 anni, rimasta ferita nello schianto, è ancora ignara della terribile verità: da ieri le sue condizioni vanno migliorando e sembrerebbe essere fuori pericolo di vita, avrebbe infatti chiesto di poter vedere il marito e i figli. Con lei è ricoverata la figlia di tre anni: ancora non sa, la donna, che il marito e il figlio purtroppo non ce l'hanno fatta. Quel terribile schianto in A1 sabato pomeriggio è stato fatale.
Intanto la ricerca dei parenti in Nigeria si fa febbrile, anche perché come spiega il sindaco bisogna ottenere dai familiari le autorizzazioni necessarie per le esequie che, molto verosimilmente, non si terranno prima di una settimana. L'attesa si prolunga, alimentando un senso di sospensione in cui il dolore si mescola alla speranza di poter dare un degno addio a due vite spezzate troppo presto.
L'incidente, lo ricordiamo, si è consumato lungo le corsie dell'A1 sabato scorso, nel tratto tra Ferentino ed Anagni. L'auto dove viaggiava l'intera famiglia è stata coinvolta in un terribile scontro, un impatto devastante che non ha lasciato scampo al padre e al figlio. L'uomo aveva lavorato come cameriere e in altre attività nella zona. Il piccolo frequentava invece la seconda elementare nel plesso di Cervaro e il prossimo anno avrebbe dovuto cominciare una nuova avventura scolastica a Vicenza, dove la famiglia si stava trasferendo per garantire ai figli migliori opportunità.
Grazie all'attestato di Oss, l'uomo aveva infatti trovato lavoro in una struttura veneta, dove si sarebbe trasferito a breve. Sabato scorso, la famiglia ritornava proprio dal Veneto. Cristopher, approfittando del ponte del 1° maggio, aveva portato la moglie e i figli a conoscere la nuova città dove si sarebbero dovuti trasferire tra un mese, ovvero quando il piccolo avrebbe finito la scuola.
Il sindaco Marrocco, con parole accorate, ha voluto rendere omaggio alla straordinaria generosità di Cervaro che sin da subito ha saputo dimostrare una vicinanza e un calore che scaldano il cuore: immediatamente è scattata una colletta e una raccolta fondi per dare sostegno alla famiglia che era perfettamente integrata a Cervaro e nella comunità del cassinate, come testimoniano i ricordi dei colleghi di lavori dell'uomo e delle insegnanti del piccolo.
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