Attualità - Ogni mattina, in via Parigi a Roma, Ismail Alioski sfida il tempo e il dolore, dedicando vent'anni di poesie alla moglie scomparsa. La sua storia è un inno alla resilienza dell'amore
Storie di vita. Ognuno di noi ha una propria storia che non è mai banale né scontata. Ciascuno può raccontare il suo percorso, la strada che lo ha portato fin dove è arrivato e ad essere quello che è. È sempre sorprendente ascoltare le storie per comprendere meglio l’umanità e la vita.
Un giorno ho incontrato Ismail Alioski, di origini macedoni, che tutte le mattine, in via Parigi a Roma, alle sette in punto, prende possesso dello scalino di un palazzo, tira fuori i suoi cartoni e inizia a scrivere poesie per la moglie defunta.
Sono circa venti anni che Ismail, ogni giorno, scrive versi per la sua amata scomparsa prematuramente. È un modo per tenerla ancora in vita, per non perderne il ricordo, per farla vivere per sempre. La sofferenza che ha provato ha toccato anche il suo aspetto fisico.
Emerge da ogni particolare: dalla lentezza dei gesti, con movimenti a volte scomposti, dal viso pieno di rughe che hanno scavato solchi
profondi, dallo sguardo non molto presente, spesso perso all’orizzonte.
Ismail celebra ogni giorno l’amore autentico, quello che si incontra una volta sola, quello che va oltre la vita e cerca di raccontare la sua storia attraverso la poesia, arma idonea a sconfiggere la morte.
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