Patto Antimafia in Ciociaria per turismo e ristorazione

Cronaca - Prefettura e 12 Comuni uniti per blindare i settori chiave dalle infiltrazioni criminali

Patto Antimafia in Ciociaria per turismo e ristorazione
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 25-06-2025 10:27 - Tempo di lettura 2 minuti

Siglato in Prefettura a Frosinone un'importante intesa per blindare i settori turistico-alberghiero e della ristorazione dalle infiltrazioni della criminalità organizzata. L'accordo, formalizzato ieri mattina presso il Palazzo del Governo, ha visto la partecipazione del Prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori, affiancato dai vertici provinciali delle Forze di Polizia e dal Direttore del Centro Operativo di Roma della Direzione Investigativa Antimafia.

Il protocollo di prevenzione amministrativa antimafia è stato sottoscritto anche da dodici Comuni chiave della Ciociaria, si tratta di: Alatri, Alvito, Cassino, Ferentino, Fiuggi, Frosinone, Monte San Giovanni Campano, Piedimonte San Germano, Pontecorvo, Serrone, Sora e Veroli. L'obiettivo primario è rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto contro il riciclaggio, l'usura e l'estorsione, fenomeni spesso legati alla criminalità organizzata. Questo avverrà attraverso un sistema di controlli mirati, basati sull'identificazione di indicatori di rischio e sui risultati di precedenti indagini.

Con la sottoscrizione del Protocollo, i Comuni si sono impegnati a richiedere la certificazione antimafia per tutte le attività soggette ad autorizzazione. Un'attenzione particolare sarà rivolta alle nuove aperture, ai subingressi e alle variazioni societarie, punti critici dove le infiltrazioni sono più probabili.

Un elemento centrale dell'iniziativa è l'istituzione di un Osservatorio provinciale. Questo organismo sarà composto da una vasta rete di soggetti pubblici e privati: rappresentanti degli uffici giudiziari, della Camera di Commercio, dell'Università, dell'Agenzia delle Entrate, dell'ISTAT, del sistema bancario e postale, degli ordini professionali dei notai e dei commercialisti, e delle associazioni datoriali e sindacali. Il loro compito sarà cruciale: raccogliere dati e fornire indicazioni strategiche attraverso report periodici, identificando indicatori di rischio di infiltrazione criminale nel settore e orientando così l'azione di prevenzione antimafia. 





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