ZES negata al Basso Lazio: l'UGL Frosinone lancia la controffensiva con la mobilitazione di 91 piazze

Economia - Il 14 novembre a Frosinone il convegno promosso dal sindacato guidato da Enzo Valente che reagisce alla bocciatura in Senato, denunciando i criteri "scorretti" di inclusione. L'obiettivo è unire istituzioni e cittadini per ottenere l'accesso alla Zona Economica Speciale, "strumento di giustizia economica"

ZES negata al Basso Lazio: l'UGL Frosinone lancia la controffensiva con la mobilitazione di 91 piazze
di autore Luca Pallini - Pubblicato: 30-10-2025 12:22 - Tempo di lettura 3 minuti

In un momento cruciale per il futuro economico del Basso Lazio, l’UGL Frosinone scende in campo con una duplice iniziativa per riaccendere il dibattito e rilanciare la battaglia sull’inclusione del territorio nella Zona Economica Speciale (ZES). Dopo la bocciatura in Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento che avrebbe consentito di inserire le province di Frosinone e Latina all’interno della ZES, il sindacato ha annunciato un grande convegno dal titolo “Costruiamo il domani con la ZES: opportunità di sviluppo e prospettive per il lavoro”, in programma il 14 novembre alle ore 15.00 presso il Fornaci Cinema Village di Frosinone.

L’appuntamento rappresenterà un momento di confronto e proposta, riunendo rappresentanti istituzionali, parti sociali e datoriali per discutere delle possibilità ancora aperte e della necessità di una strategia condivisa a sostegno delle aree escluse.

"La mancata inclusione del territorio del Basso Lazio nella ZES è un segnale preoccupante per il nostro futuro economico – spiega il Segretario Provinciale UGL Frosinone, Enzo Valente –. È una decisione che penalizza una zona già colpita da crisi industriali e da un preoccupante calo dell’occupazione. Ma proprio da questo errore dobbiamo ripartire, unendo le forze del territorio per chiedere con determinazione che il Basso Lazio non venga escluso dal futuro sviluppo industriale del Paese".

Valente sottolinea inoltre l’iniquità dei criteri utilizzati per la selezione delle aree ammesse: "Il criterio basato su indicatori socio-economici valutati a livello regionale è profondamente scorretto. Il PIL medio del Lazio è falsato dai dati di Roma e questo penalizza realtà come Latina e Frosinone, che invece, se valutate singolarmente, avrebbero tutti i requisiti di difficoltà economica per accedere alle agevolazioni della ZES".

Parallelamente al convegno, l’UGL Frosinone ha annunciato il lancio di una manifestazione itinerante dal titolo “91 Piazze per la ZES”, che attraverserà tutti i Comuni della provincia. L’obiettivo è duplice: sensibilizzare i cittadini e spingere le amministrazioni comunali a prendere posizione ufficiale, sostenendo la richiesta di inclusione del territorio nella Zona Economica Speciale.

"Questa non è una battaglia di parte – ha aggiunto Valente – ma una battaglia per il futuro. Solo unendo istituzioni, cittadini, imprese e sindacati potremo ottenere il riconoscimento che il nostro territorio merita. La ZES non è un privilegio, ma uno strumento di giustizia economica e sociale che può restituire speranza e lavoro a un’area strategica del Paese".

L’iniziativa dell’UGL punta dunque a trasformare la delusione per la mancata approvazione dell’emendamento in una mobilitazione costruttiva e partecipata, affinché la voce del Basso Lazio arrivi forte e chiara ai tavoli nazionali dove si decide il futuro dello sviluppo industriale italiano.

L.P.


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