Pedonalizzazione del centro, ecco il primo passo concreto

Pedonalizzazione del centro, ecco il primo passo concreto
di autore Mario Costa - Pubblicato: 22-10-2022 00:00

OPINIONI - Questa sera l'inaugurazione della nuova piazza Diamare. Il professor Mario Costa: "È l’orgoglio di una amministrazione certamente, ma lo sarà di tutta la città"

di Mario Costa

Ultimata anche in tutti i particolari, la centralissima piazza Diamare questa sera avrà la sua inaugurazione. La si farà, almeno nelle intenzioni, con cerimonia semplice, snella, non proprio in pompa magna, anche se non mancherà al momento del taglio del nastro l’inno nazionale, cui seguiranno momenti di intrattenimento musicale, così come d’obbligo quando c’è qualcosa d’importante da festeggiare.

Il Sindaco ha diramato gli inviti ad ampio raggio, partendo dai vertici regionali, il cui finanziamento più grosso (429 mila euro) ha reso possibile la valorizzazione di questo spazio (altri 171 mila euro per la copertura del costo complessivo dell’intervento le ha messe il Comune); a seguire le varie altre autorità, civili, militari religiose. Ma in primis l’invito è ai cittadini tutti: a quanti hanno aspettato con non celata impazienza il momento, ai tanti che hanno già manifestato sui social il loro gradimento, taluni il proprio entusiasmo; ed anche a quelli che hanno avversato l’opera, timorosi del conseguente cambiamento della viabilità, di abitudini consolidate, o per innata avversione ad ogni novità, oppure ancora per ragioni tra le più svariate.

L’inaugurazione arriva con alcuni mesi di ritardo. Ma, si sa, non è facile mantenere in maniera rigorosa il rispetto dei tempi nelle opere pubbliche. Inevitabile trovarsi di fronte a qualche imprevisto inconveniente. Ancor più quando si tratta di intervenire non solo in superficie ma anche nei sottoservizi. Quando ci si trova a scavare, infatti, è bene rinnovare nella maniera dovuta le reti sottostanti: fognante, elettrica, idrica, fibra ottica e così via. Poi, figurarsi in una città come la nostra dove, a distanza di quasi 80 anni dal bombardamento che la rase al suolo, ogni volta che si scava, nonostante il prescritto esame geognostico dell’area, in corso d’opera, così come è successo anche ora, in profondità spuntano quasi sempre proiettili inesplosi. Che bisogna naturalmente rimuovere con il qualificato intervento di artificieri che devono venire da fuori.

Nella lettera d’invito Enzo Salera ha richiamato il progetto dello sviluppo della città, nell’ottica della sua storia, delle sue radici e quindi della sua identità. Progetto illustrato pubblicamente lo scorso anno. Piazza Diamare rappresenta il primo step, ovvero il primo lungo passo sulla via della riqualificazione e della valorizzazione del centro cittadino. Luogo di tutti i cassinati – è bene ricordare - non solo di quelli che abitano in centro. Luogo dei residenti del Colosseo come di San Bartolomeo, come di quelli delle frazioni di Caira, di Sant’Angelo e via discorrendo. Così come lo è il centro di ogni città. Sbagliano perciò quei cittadini (ci riferiamo a quelli in buona fede) che colgono una attenzione per una parte della loro città a discapito di altre, in particolare di quella periferica.

C’è da aggiungere anche che ogni qualvolta si interviene per realizzare qualcosa, e alla fine la si realizza, c’è sempre qualcuno pronto a richiamare gli innumerevoli altri problemi accantonati, le tante altre cose da fare, sia in zone centrali che periferiche. Il che è vero, però, così come capita a casa di ciascuno di noi, dove non mancano mai interventi da operare, non è che non ne facciamo uno per via del fatto che ce ne rimangano altri irrisolti. E poi siamo sempre chiamati a fare i conti con la “disponibilità di cassa” e a stabilire le priorità.

Oppure c’è chi osserva: “Ma non sarebbe stato meglio spendere quei soldi diversamente!?”. A tal proposito occorre ricordare che nel settore delle opere pubbliche i finanziamenti, quando si ottengono (cosa poi non così facile se non si va a Roma, anche a più riprese, con un’idea progetto valida e, in molti casi, pure con il cappello in mano), sono rigorosamente vincolati. Non si possono dirottare quei fondi per farci dell’altro. In una città le innumerevoli, infinite questioni problematiche che si propongono in continuazione non possono essere affrontate tutte insieme in una volta. Del resto la legge della vita, della vita di ciascuno di noi, ci pone davanti la riproposizione di problemi da risolvere. Non c’è la fatina delle favole, quella che con la bacchetta magica esaudisce di colpo i desideri di ciascuno, di tutti, nessuno escluso.

L’amministrazione di Enzo Salera - non lo si dimentichi – è riuscita ad avere l’approvazione dalla Regione dell’importante strumento urbanistico qual è la “Rigenerazione urbana”. Contiene una visione ben precisa del suo territorio, compresa naturalmente la riqualificazione del centro urbano. Luogo di tutti, ripetiamo, degli abitanti di questa città e di chi qui viene. A piazza Diamare seguirà la pedonalizzazione anche di parte del Corso della Repubblica, grazie ad un altro consistente finanziamento regionale (un milione e 100mila euro) che si è riusciti faticosamente ad ottenere.

Infine, un’ultima cosa. Si erano sollevate riserve e qualche polemica rispetto allo sradicamento di alcune piante, le quali peraltro avevano già creato, e avrebbero continuato a creare con il sotterraneo avanzare delle loro radici, seri problemi ai locali adiacenti, non solo ai marciapiedi. Ne sono state ripiantumate oltre una ventina, sono state posizionate diverse panchine, installata una fontana a raso da cui si sprigioneranno gettiti d’acqua, ed è stata pure salvaguardata la vecchia fontanella, cara a tanti, rimessa dove sempre è stata. Insomma c’è ora uno spazio, una bella piazza davanti alla chiesa di Sant’Antonio, di cui andare orgogliosi.

E’ l’orgoglio di una amministrazione certamente, ma lo sarà di tutta la città.





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