Bimba piange in chiesa, la mamma viene allontanata. Esplode la polemica

Bimba piange in chiesa, la mamma viene allontanata. Esplode la polemica
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 10-10-2023 00:00

CRONACA - Protagonista dell'accaduto una donna di Cassino nel corso di una messa nella parrocchia di San Giuseppe a Rocca D'Evandro. Il prete: "Nessuna cacciata, ma la gente viene a messa per pregare"

Una bambina di un anno e mezzo piange durante la funzione religiosa in una chiesa di Rocca D’Evandro, in provincia di Caserta: il parroco interrompe l'omelia ed invita la mamma a portare fuori la piccola per poter celebrare la messa senza fastidi. La donna, cattolica praticante, non gradisce l’atteggiamento del prete e abbandona definitivamente la chiesa, spiegando che non vi metterà mai più piede e che atteggiamenti del genere allontanano i fedeli. I tanti che hanno assistito alla scena spiegano infatti che servirebbe una maggiore elasticità nei confronti dei bambini, ed esprimono solidarietà alla mamma mortificata per l’accaduto e per l’atteggiamento del parroco.

I fatti si sono verificati nella parrocchia di San Giuseppe a Rocca D’Evandro, il piccolo centro dell’Alto Casertano alle porte della città martire: la chiesa rientra infatti nella diocesi di Cassino-Aquino-Sora-Pontecorvo guidata da Gerardo Antonazzo. Il parroco protagonista della vicenda è Don Tomas Jerez che nel piccolo comune di Rocca D’Evandro è giunto quattro anni fa, dopo aver guidata la parrocchia di San Pietro nella città di Cassino.

La funzione religiosa nel corso della quale si è verificata quella che per alcuni è stata ritenuta una “cacciata”, per il parroco un semplice “allontanamento”, si è svolta domenica pomeriggio: una messa in suffragio di un uomo del posto, venuto a mancare un anno fa. Alla messa hanno preso parte molti dei parenti dell’uomo di Rocca D’Evandro che oggi vivono quasi tutti a Cassino. Mentre la cerimonia era in corso, Don Tomas Jerez ha interrotto la sua omelia: gli eccessivi rumori e i pianti della piccola presente in chiesa con la sua mamma hanno spinto il sacerdote a fermarsi e ha invitato pubblicamente la donna ad allontanarsi per poi rientrare in chiesa quando la bambina si sarebbe calmata. Il tutto sotto gli occhi degli altri fedeli presenti in chiesa rimasti anche loro abbastanza spiazzati.

“In pratica mi sta cacciando!” ha esclamato la donna, che, sorpresa e dispiaciuta per l’accaduto, è uscita dalla chiesa senza farvi mai più rientro. “Io ho tre bambini e sono una cattolica praticante, sono sempre andata in chiesa con i figli piccoli, anche quando il mio bambino più grande che oggi ha 12 anni era piccolissimo. Ho frequentato varie parrocchie di Cassino - racconta la donna il giorno dopo l’accaduto - e più di una volta è capitato che i bimbi non fossero tranquilli, ma nessun parroco mi ha mai messo alla porta. Proprio di recente, anzi, in una chiesa di Cassino un prete mi ha invitato a portare mia figlia con me mentre andavo a fare una lettura. Poco male, per me nessun problema, significa che non andrò più in quella parrocchia, del resto non è la mia e ne frequento altre, ma atteggiamenti come questi di certo non aiutano ad avvicinare i fedeli alla funzione religiosa”.

E in effetti, negli ultimi anni, in Ciociaria ma non solo, c’è stato un crollo della fede tra gli italiani e gli atei sono raddoppiati: a fotografare impietosamente il fenomeno dell’abbandono è una ricerca nazionale che la rivista cattolica Il Regno. In quattordici anni la frequenza alle messe - come riportato nei giorni scorsi su Il Messaggero - è ormai in picchiata ovunque: chi va in parrocchia ogni domenica, per esempio, è solo il 18%.

Episodi come quello che si è verificato domenica a Rocca D’Evandro allontanano ancor di più i fedeli? Non è così per Don Tomas Jerez che dal canto suo evidenzia come ci sia ben poco da enfatizzare sull’accaduto perché è stato un semplice invito per dare modo a tutti di ascoltare la messa. Spiega il sacerdote: “La bambina piangeva e non tutti riuscivano ad ascoltare. La gente viene in chiesa per pregare, per questo ho semplicemente chiesto alla mamma se poteva allontanarsi per calmare la piccola e poi rientrare. I genitori devono rendersi conto di quando i bambini disturbano: lei era davanti e così era impossibile continuare la messa, bastava che andasse un po’ più dietro. Capisco bene le difficoltà ma non ho assolutamente nulla contro i bambini, ci mancherebbe, nella nostra parrocchia, anzi, facciamo molte attività con l’oratorio quindi non era assolutamente mia intenzione cacciar via nessuno, ma solo permettere a tutti di potere pregare e ascoltare la messa”.





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