La disparità di genere, in molti settori, ancora persiste

Opinioni - Nonostante i progressi compiuti nel campo dei diritti delle donne, molte sfide rimangono ancora da affrontare

La disparità di genere, in molti settori, ancora persiste
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 08-03-2024 12:38 - Tempo di lettura 3 minuti

Come tutti sanno, la Festa della Donna è una celebrazione internazionale che si tiene il 8 marzo di ogni anno per commemorare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e per promuovere la parità di genere. Questa festività ha radici storiche profonde ed è diventata un momento significativo per riflettere sulle sfide affrontate dalle donne in tutto il mondo e per celebrarne i successi. La storia della Festa della Donna ha le sue radici nel movimento operaio del XIX secolo, quando le donne iniziarono a lottare per migliori condizioni di lavoro e per il diritto di voto. Il 8 marzo del 1908, le operaie tessili di New York organizzarono uno sciopero per protestare contro le condizioni di lavoro oppressive e le discriminazioni subite.

Questo evento segnò l'inizio di un movimento globale per i diritti delle donne. Nel 1910, durante la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste a Copenaghen, la leader socialista tedesca Clara Zetkin propose di istituire una giornata internazionale delle donne per promuovere i diritti delle lavoratrici. L'idea fu accolta con entusiasmo e il 1911 vide la prima celebrazione della Festa della Donna in diversi Paesi. Negli anni successivi, la Festa della Donna divenne sempre più importante nel calendario delle celebrazioni internazionali, mentre le donne continuavano a lottare per l'uguaglianza, il diritto al voto, migliori condizioni di lavoro e una serie di altre questioni.

L'Italia, purtroppo, non si è mai distinta per una particolare attenzione ai problemmi femminili. Ricordo perfettamente che, ancora nel 1960, il mio primo contratto di lavoro con una importantissima azienda a carattere internazionale non solo fu firmato da mio padre (poiché, avendo 19 anni appena compiuti, ero ancora minorenne), ma conteneva clausole che definire vessatorie è dir poco: ad esempio, prevedeva l'automatico licenziamento, se io avessi contratto matrimonio. Condizioni al limite dello schiavismo, dunque, che però erano considerate naturali... Oggi, per fortuna e da molto tempo, la situazione è cambiata, e le donne non sono più soltanto "l'altra metà del Cielo", ma ricoprono ruoli decisivi, molte volte, nella società e nel mondo del lavoro: ad esempio, finalmente in Italia (al di là di ogni considerazione politica!) il Presidente del Consiglio è una donna, e il capo del principale partito di opposizione è pure donna.

Ciò non significa che la forbice tra i due sessi sia stata annullata: permangono rilevanti differenze a favore del sesso cosiddetto "forte" in termini di facilità di carriera, di trattamento economico, di diritti e di considerazione in senso generico. Inoltre, nonostante i progressi compiuti nel campo dei diritti delle donne, molte sfide rimangono ancora da affrontare. La disparità di genere persiste, come detto, in molti settori, tra cui l'occupazione, la politica, l'istruzione e la violenza di genere. In definitiva, la Festa della Donna suscita inevitabilmente una serie di riflessioni emotive che vanno oltre la mera celebrazione delle conquiste e delle sfide delle donne. Diventa perciò naturale, oserei dire, sottolineare che questa ricorrenza suscita una serie di aspetti tipicamente emotivi:

in primo luogo, gratitudine e riconoscenza: La Festa della Donna dovrebbe essere  un momento per esprimere gratitudine verso le donne nelle nostre vite - madri, sorelle, amiche, mentori, e tutte quelle che ci hanno ispirato, sostenuto e guidato lungo il cammino. È un'opportunità per riconoscere il loro impegno, sacrificio e resilienza, che hanno guidato con forza e coraggio;ci sono poi solidarietà e empatia, forze potenti che si manifestano in questa giornata: sono momenti per dimostrare solidarietà e sostegno alle donne che lottano per i loro diritti, che affrontano discriminazioni e violenze di ogni genere, ed è un richiamo all'empatia e alla comprensione verso le esperienze delle donne in tutto il mondo;è necessaria poi una riflessione sulle sfide, perché la Festa della Donna ci invita a riflettere sulle sfide ancora presenti nella vita delle donne, sia a livello individuale che a livello sistemico, diventando perciò un momento per confrontarsi con le disuguaglianze di genere, la violenza, il sessismo e altre forme di discriminazione che persistono nella società.

          In conclusione, mi piace pensare che questa ricorrenza rappresenti un percorso di speranza e determinazione, visto che, nonostante le sfide, l'8 marzo porta con sé un senso di speranza e determinazione per un futuro migliore, diventando un momento per riaffermare l'impegno verso la costruzione di una società più equa e inclusiva, dove le donne possano realizzare il loro pieno potenziale senza essere ostacolate da pregiudizi di genere. Quindi, la Festa della Donna è un'occasione profonda per connettersi emotivamente con il vissuto delle donne, riconoscere la loro importanza nella società e rinnovare l'impegno verso la realizzazione di un mondo più giusto e inclusivo per tutti. Vorrei concludere infine citando un aforisma molto noto, mai troppo ribadito: "Dietro ogni grande uomo c'è una grande donna". A me piacerebbe che un giorno vicino la generazione delle mie nipoti possa camminare né dietro, né davanti a un uomo, ma semplicemente a fianco.

Marisa Amione

 

 

 





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