Attualità - Dodici comuni del basso Lazio mettono in sinergia le proprie forze per raccontarsi attraverso diversi punti di vista. Si parte dalla memoria storica di questi luoghi in un progetto voluto dalla DMO Terra dei Cammini
La memoria per accendere un faro sulla storia e ridare vita a quei luoghi stravolti dalla guerra. Questo è l'obiettivo che la mosso l'associazione DMO terra dei cammini che ha così meso insime le forze del territorio. In occasione dell'80° anniversario della distruzione la Dmo terra dei cammini ha presentato il suo progetto che si divide in quattro cluster attarverso i luoghi della memoria.
La prima tappa ha toccato i comuni di Pigantaro Interamna e San Vittore del Lazio,a seguire Aquino e Piedimonte San Germano. Quindi è stata la volta di Sant'Elia Fiumerapido, Villa Santa Lucia, Terelle e poi Aquafondata, Castrocielo, Vallerotonda e Roccasecca: sono 12 in totale i comuni del cassinate coinvolti.
La DMO Terra dei Cammini nasce appunto con l’obiettivo di promuovere e implementare l’attrattiva di questa destinazione turistica, che, grazie alla sua vicinanza a Roma e alla presenza benedettina dell’Abbazia di Montecassino, è ricca di testimonianze storiche e culturali.
"Rappresentiamo un vero e proprio motore di sviluppo, un ponte tra il territorio e il mercato dell’accoglienza, capace di favorire la crescita del business degli operatori economici e incrementare l’occupazione nel settore turistico".
Spiegano gli organizzatori: "Vogliamo valorizzare i percorsi dello Spirito, intesi come i cammini religiosi e naturalistici pieni di tesori artistici ed enogastronomici, coltivare il seme della Memoria per non dimenticare i tragici eventi accaduti durante il Secondo Conflittio Mondiale e investire nell’Archeologia per la riscoperta delle nostre radici"
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