Paesaggio e Territorio

Rubriche - Il primo appuntamento con un altro tema della rubrica a cura di Antonella Delle Donne si concentra su riflessioni legate al luogo di origine, quello che ci ha dato i natali, dove sono ambientati i migliori ricordi della nostra infanzia. Il profumo dell’estate, le sfumature autunnali, le luci dell’inverno e le fioriture primaverili riconducono a quell’unico posto chiamato “casa”

Paesaggio e Territorio
di autore Antonella Delle Donne - Pubblicato: 19-07-2024 09:39 - Tempo di lettura 2 minuti

Che sia una grande città o un piccolo paese casa è sempre casa sia per chi è nato in una città metropolitana come Roma sia per chi in un luogo spettacolare come Cefalù sia per chi è cresciuto in un piccolo paese come Galluccio. Non esiste altro posto al mondo con gli stessi odori e gli stessi colori del luogo natale capace di trasmettere quella sensazione unica di sicurezza e di benessere.

Casa è dove regna l’abbondanza di comodità, di cibo e di affetti. Purtroppo, spesso, si è costretti a lasciare il proprio paese per motivi di studio o di lavoro. Soprattutto nei piccoli centri, infatti, difficilmente si riesce a restare nell’età adulta per mancanza di opportunità di guadagno e di carriera. Lo si fa sempre a malincuore, perché è lì che vive e sempre vivrà una parte di noi.

Così questi piccoli centri iniziano a spopolarsi, molte case restano chiuse e si deteriorano, le attività abbassano le saracinesche. Di contro le grandi città si affollano sempre di più con conseguente peggioramento della qualità dei servizi offerti non in grado di soddisfare l’ingente quantità di domande e con il sorgere di una notevole emergenza abitativa risultando il numero di alloggi insufficiente con aumento esponenziale dei prezzi degli affitti e delle vendite.

Tutti questi disagi sono evitabili? È possibile arginare questi effetti collaterali? Questi gli aspetti che saranno trattati nelle prossime settimane anche attraverso il racconto di esperienze dirette. 





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