Rubriche - Le donne lavoratrici vittime di violenza sono tutelate? Ecco gli strumenti a disposizione, ma c'è ancora tanto da fare...
Le donne lavoratrici vittime di violenza sono tutelate?
La legge per le vittime inserite o meno in percorsi di protezione prevede diversi strumenti tra cui un’astensione dal lavoro per un periodo massimo di novanta giorni, da fruire in modalità giornaliera o oraria, entro tre anni dall’inizio del percorso, è prevista un’indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione e la possibilità di domandare un congedo indennizzato.
Si può inoltrare richiesta per evitare che l’ISEE comprenda anche il reddito dell’altro genitore e ottenere l’assegno univo e universale per ogni figlio a carico fino al compimento di 21 anni.
Esistono anche altre forme di supporto tra cui il reddito di libertà, la possibilità di ospitalità in strutture sociali, l’assegno di inclusione.
Ma sono misure davvero utili alle lavoratrici vittime di violenza?
Non si tiene conto del fatto che spesso, purtroppo, l’attività lavorativa non è prestata in modo regolare e in questa ipotesi nessuno degli strumenti summenzionati è utilizzabile.
Si deve fare di più per aiutare le vittime di violenza di genere ed evitare ulteriori sofferenze e disagi.
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